BILL GATES ASSICURA: IL SOLE SCALDA LA TERRA

È la scoperta del secolo: il Sole è caldo, fin troppo, secondo il guru Bill Gates. Il caldo dipende – non dall’uomo – ma… dal sole.

I miei più caparbi lettori lo sapevano già: il Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia, disse in Parlamento che il Sole scalda la Terra; non gli credettero. Suvvia, suvvia, non è mai troppo tardi.
Insomma, se n’è accorto il celebre tuttologo e, neanche a dirlo, filantropo, il guru Bill Gates. Che cosa fa un guru quando scopre un problema come l’acqua calda, pardon il Sole caldo? Pone rimedio, che diamine e lo raffredda. Sì proprio così, lo raffredda.
Guru Gates finanzia un progetto della Harvard University. Il progetto ha un nome che pare una truffa partenopea, è il progetto SCoPEx. Guru Gates vuol spargere nell’atmosfera miliardi di miliardi di nano particelle, la cui missione umanitaria sarà riflettere i raggi solari in arrivo sulla Terra per rispedirli direttamente al mittente. Altro che scie chimiche da complottisti e terrapiattisti.
Tace l’oligarchia dominante – al governo come all’opposizione – i quali tutti, ma proprio tutti hanno succhiato la mammella – e non solo – di guru Gates. Perché non ne parlano?
Facciamo qualche passo indietro. Per anni e anni, quanti vollero apparire filo comunisti magari dopo decenni d’orbace), libertari, persino rivoluzionari, insomma in una parola “scalfariani”, scusate il termine, evocavano due bibbie: “1984” di George Orwell e “Two Hours to Doom” (Due ore al disastro) di Peter George, poi divenuto “Il Dottor Stranamore”, grazie al grande Stanley Kubrick  col celeberrimo film del 1964.
Questi i grandi profeti degli anni ’60, insieme al nazista Bertrand Russel, al satanista Saul Alinsky (guru di Obama e Hillary), ai prof Claude Lévi-Strauss e Herbert Marcuse, al KGB Rolf Hochhuth e similaria. Poi arrivarono le mezze cartucce alla Umberto Eco ed Eugenio Scalfari, da ultimo Corrado Augias, poco incline alle donne, intellettuale quindi di vaglia.
Questa comunità, diciamo così, di intellettuali grandi e maestri venerabili passò dall’odio scritto e dichiarato per il cristianesimo degli anni ’60, a inoculare gli odierni virus buonisti. Non hanno più necessità di svelarsi malvagi, avendo il potere, aggiogandovi vescovi e cardinali, scomunicati latae sententiae.
La scuola italiana, anche se non soprattutto quella cattolica, ha nel frattempo dimenticato pure San Tommaso Moro. Egli scrisse in “Utopia” di più e di gran lunga meglio di Orwell, per scarnificare il potere assoluto, svelandone la diabolica capacità di compressione psicologica. Orwell, antesignano degli scalfariani, scusate il termine, parafrasa poco e male san Tommaso Moro.
Kubrick, di gran lunga più alto di Orwell, aprì a sua volta una grande finestra sulla follia militare associata al potere autoreferenziale, coi rischi distruttivi, conseguenti e concreti.
La solidità della visione di san Tommaso Moro e la pochezza degli scalfariani, scusate il termine, affiora tutta in queste ore.
L’intromissione nella sfera privata, nella mente e nel cuore, la coercizione psicologica, la sottomissione dei chierici, il rifiuto del metodo sperimentale galileiano (confondendo viete teorie parafilosofiche con la scienza, imponendo terapie non sperimentate o al più sperimentate su disgraziati coerciti) sono comunemente imposti e accettati nell’oppressione cinese, il virus in espansione dall’Atlantico al Pacifico, contro cui unico baluardo è Mosca, ancora una volta.
In san Tommaso Moro c’è, in Orwell è sfumato, il delirio sanguinario del potere, l’inferno di fuoco anticipatoci dal 1991 fino all’avvento di Donald Trump. Potere e inferno di fuoco mille volte più efferati di quello del generale Jack Ripper, cui Kubrick accredita una volontà distruttiva neppure accostabile a quella del satanico club Bush-Clinton-Obama.
Ciascuno di costoro, nel proprio mandato presidenziale di otto anni, ha fatto mille volte più morti di Augusto Pinochet coi suoi 10mila morti e 30mila torturati in 17 anni di governo
Ciascuno di costoro, del satanico club Bush-Clinton-Obama, nel proprio mandato presidenziale di otto anni, ha fatto mille e mille volte più morti dei 400mila di Francisco Franco in 36 anni di governo.
Ciascuno di costoro, amici del vescovo scomunicato latae sentanziae, nel proprio mandato presidenziale di otto anni, ha fatto mille volte più dei 30mila morti e 80 mila internati nei sette anni (1976-1983) della giunta dei colonnelli argentini.
Le contabilità dei morti e l’evidenza della follia autoreferenziale sono così brucianti da costringere le vestali della libera informazione a tacere sulla necessità del trattamento sanitario obbligatorio per guru Gates.
Come spiegare altrimenti il sonno delle prefiche della democrazia in pericolo, delle Moretti, delle Meloni, delle Boschi, delle Botteri, delle Annunziata, delle Boldrini, dell’onnipresente Parietti, la maîtresses de les maîtresses à penser? Così pure il vescovo scomunicato latae sentanziae, il più gallo canterino e ambientalista della storia, tace. È curioso, non vi pare?
Il Daily Mail, era il 19 agosto 2019, annunciò: «Oscurare il sole potrebbe salvare la Terra? Bill Gates vuole spargere milioni di tonnellate di polvere nell’atmosfera per fermare il riscaldamento globale… ma i critici temono che potrebbe avviare calamità».
Qualcuno negli USA – non a Berlino, a Roma o a Pechino – si chiese se fosse necessario un altro vaso di Pandora. Nel frattempo nessuno propone per guru Gates il trattamento sanitario obbligatorio, tanto caro a Giuseppa la pochette.
Quando il Daily Mail dette il grande annuncio, guru Gates aveva da tempo profetizzato un futuro di vaccini per l’umanità. Guru Gates indovinò in pieno, come si vede. Come quindi negargli credito per raffreddare il Sole? Uno dei suoi più fedeli ammiratori, Beppe Grillo, potrebbe rassicurarci.
La profezia di guru Gates sui vaccini, avveratasi pienamente, lo trovò pronto ad annunciare il suo pieno impegno nella produzione di fiale. Nel frattempo guru Gates s’è portato avanti: salvare la Terra dopo a aver salvato l’umanità dal virus. Che santo uomo, guru Gates; potrebbe confermarlo pure Beppe Grillo. Speriamo sia santificato al più presto, anche domani se possibile, coi suoi ammiratori, laici e sat.. pardon religiosi. © www.pierolaporta.it

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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Una risposta a BILL GATES ASSICURA: IL SOLE SCALDA LA TERRA

  1. Paul Gafton scrive:

    Grande,grade Gen.
    Piero!

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