Santegidio “coccodrilla” S.S. Benedetto XVI, Incredibile

Rabbrividisco mentre un capataz di Santegidio “coccodrilla” S.S. Benedetto XVI di venerata memoria, davanti a un microfono RAI.
I ricordi corrono, si rincorrono, accorrono mentre quella voce mielosa tenta di sdrucciolare la strada che porta in cielo S.S. Benedetto XVI di venerata memoria.

Quella voce mi riporta a una vasta cerchia romana, tuttora operosa, a un emissario di primo piano del governo USA, con le mani in pasta nella finanza (dove è ancora) e nella politica italiane, un personaggio dei piani alti della National Security Agency, che andava vantandosi delle dimissioni alle quali presto sarebbe stato costretto S.S. Benedetto XVI di venerata memoria, mentre scorrevano le prime settimane del suo pontificato.
Lo fece con disinvoltura e protervia dalle quali trapelò il disegno persino al disopra della sua pur potentissima organizzazione. La tivvù stamane mi riporta pure i giorni di quel finto filo-ebreo, sicuro massone e vero efebofilo che tormentò gli ultimi mesi di vita di san Giovanni Paolo II, caldeggiando la targa calunniosa a Yad Vashem, per infangare S.S. venerabile Pio XII, lo stesso gigantesco pontefice, proposto dai nonni dei custodi di Yad Vashem per il Nobel per la pace nel 1947.
In questo coté romano, barcamenandosi sottobraccio ai “Dio è morto” e “Gesù è una feiknius”, quando fu eletto S.S. Benedetto XVI di venerata memoria dilagò il panico, come alla corte del faraone quando il mar Rosso si richiuse. La “mafia di san Gallo”? Non scherziamo, fu una foglia di fico a fronte di quel coté romano, una cupola di demoni, che isolò S.S. Benedetto XVI di venerata memoria, lasciandolo solo mentre i sicari della nescionalsecuiritiagensi flagellavano la verità, per poi crocifiggerla.
Quanto avvenne subito dopo – le guerre, gli assalti alla Siria, alla Libia, alla Tunisia e all’Egitto, al Caucaso e alla Russia, i gas nervini e i virus – tutte le lordure che hanno ammalato e impoverito l’umanità, consentendo ai demoni d’imbandire tavolate per i poveri purché si moltiplicassero, sarebbe stato impossibile se la Chiesa avesse potuto conservare la sua voce libera, autorevole e pulita, scrollata da amicizie coi colonnelli argentini e poi da genuflessioni alle fratellanze britanniche intorno alla regina antipapa.
I malvagi però dimenticano sempre un fatto elementare ed evidente: il mar Rosso si richiude, i buoni muoiono, i malvagi pure; il Giudice è uno solo.

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
Questa voce è stata pubblicata in polis e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *