CATTOLICI CON LA BUSSOLA DI STANLEY – di D. Nerozzi

Secondo Tim Stanley (storico ed editorialista del quotidiano britannico The Telegraph) i conservatori filo Putin sarebbero vittime di un abbaglio culturale

Stanley si autodefinisce cattolico ed affida il suo pensiero alla Bussola Quotidiana che si presta a renderlo noto e dunque, forse, anche in parte ne condivide i contenuti, contribuendo così a creare un’ulteriore rima di frattura nel mondo cattolico. 

Chi volge lo sguardo ansioso al Presidente russo in cerca di un’ancora di salvezza nel caos prodotto dal secolarismo imperante starebbe facendo un grosso errore, secondo Tim Stanley, dato che Vladimir Putin sembrerebbe voler riavvolgere il filo della storia per restaurare l’impero dei Romanov, un’era ormai passata che non può ritornare. 

Esattamente quello che non dice ma fa capire anche papa Bergoglio, anche per lui non è più possibile ritornare a un mondo in cui vige il rispetto della natura e del diritto naturale. Sono sogni utopie, indietro non si torna, l’evoluzionismo darwiniano non lo consente. 

Secondo Stanley “abbiamo nostalgia non del passato in generale, ma di un momento specifico, che a sua volta è stato definito dalla nostalgia”, le azioni dell’uomo sono dettate dalla nostalgia di un ritorno all’Eden che ormai non ci appartiene più a causa della maledetta mela e dunque bisogna rassegnarsi a quanto ci offre il presente. 

Evidentemente l’editorialista del quotidiano britannico non conosce, o non crede alla teoria dei corsi e ricorsi storici di Giovan Battista Vico, anche se l’intero corso della storia umana ne dà testimonianza vivente e sovrabbondante al punto da far dire allo stesso Gramsci “La storia è maestra di vita, peccato che non abbia allievi”. I corsi e ricorsi si ripetono uguali con l’unica variante prodotta dall’avanzamento tecnologico che non fa altro che aggravare i problemi a ogni fase successiva. 

Per spiegare le sue tesi, Stanley prende ad esempio l’Irlanda in cui le persone che vanno in chiesa hanno votato a favore della legalizzazione dell’aborto e del matrimonio omosessuale, posizioni contrarie alla teologia cattolica. Sembra esistere dunque uno scollamento tra la teoria e la prassi, i poveri cattolici sono un po’ confusi e, forse, paiono essere vittime della propaganda progressista che martella le menti da decenni senza sosta, anche dentro le chiese. 

Di contro, sempre per Tim Stanley, esistono cristiani che non vanno in chiesa però sono omofobi, ovvero persone che ritengono che la natura abbia delle regole che, se non rispettate, prevedono dei dazi da pagare. Un altro esempio di scollamento tra impostazione teorica e prassi comportamentale perché, verosimilmente, dovrebbero essere quelli che frequentano le chiese a risultare “omofobi” e invece accade che le cose vadano esattamente al contrario, il che ci induce a riflettere sul grado di indipendenza mentale dei cristiani osservanti. 

Il caro Mr Stanley sicuramente si definirà un progressista, uno di quelli bene informati, uno di quelli che seguono unicamente la “scienza”, e allora corre l’obbligo di far presente al giornalista britannico che quella scienza a cui egli fa riferimento di scientifico non ha proprio nulla. Zero. L’ipotesi darwiniana dell’evoluzione della materia non è mai stata riconosciuta come scienza dal momento che mancano diversi anelli di quella catena che serve per passare da una ipotesi alla scienza consolidata a iniziare da quello fondamentale e cioè come sia sorta, dal nulla, la scintilla della vita. 

Quanto al darwinismo sociale, cioè l’ipotesi darwiniana applicata alla società, è già stato messo sotto processo nel secolo scorso, dato che il prodotto che ne è scaturito è stata l’idea che al mondo esista una razza superiore che dovrebbe dominare le altre, oppure, proprio in onore al principio dei corsi e ricorsi storici di G.B.Vico, dobbiamo dire che, ancora una volta, ci ritroviamo a ripercorrere lo stesso cammino e sempre per lo stesso motivo? 

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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Una risposta a CATTOLICI CON LA BUSSOLA DI STANLEY – di D. Nerozzi

  1. Roberto scrive:

    La Russia non vuol risuscitare il suo impero ma sicurezza ai suoi con fini. I paesi ex Russia sono tutti entrati nell’Unione Europea i problemi sono iniziati quando tali paesi sono stati inglobati dall’Nato con intenti bellicosi contro la Russia. Il male sono SU /NATO in continua occupazione. Un esempio : il 30 Marzo 2003 inizio della guerra contro l’Iraq, su Baghdad sono piovute 3000 bombe di grosso calibro ( dette intelligenti) in 48 ore con 5,6 milioni di abitanti privati di acqua e luce. Con la menzogna e l’inganno, tipico dei paesi Occidentali, dichiarando che l’Iraq avesse armi di distruzione di massa. Ma nessuno ha fermato la guerra è proseguita come nulla fosse. Ne preghiere, ne odio, ne sanzioni contro la Nato ma solo giustificazioni. Il giorno dopo l’invasione dell’Ucraina ,l’Occidente ha chiesto subito coperte e viveri ma allora la popolazione era tenuta in povertà, dal loro governo altrimenti non si comprende, eppure l’Occidente in precedenza aveva mandato miliardi di dollari in aiuti ma non per comprare armi ma per venire in aiuto al popolo.

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