Vergogna?!? (lettera a Papa Francesco)

vergogna Vergogna! Così, Beatissimo Padre, esecrò l’ennesimo naufragio al largo di Lampedusa. / “It’s a disgrace!” So, Most Blessed Father, You execrated. #vergogna #ospitaliacasatua

Beatissimo Padreper l’ennesimo naufragio al largo di Lampedusa, Lei esecrò: «È una vergogna!»

D’altronde se Lei avesse detto “è una tragedia”, l’evento sarebbe parso indipendente da cause umane. Poiché «È una vergogna!» v’è necessariamente chi deve vergognarsene, visto che «Ciò che è accaduto è un peccato davanti a Dio», come Lei aggiunse, tacendo tuttavia chi fosse il peccatore da svergognare. Additò dunque il peccato, non il peccatore, applicando una volta ancora la categoria “chi sono io per giudicare?”, tanto cara a S.Em. Rev.ma il cardinale Carlo Maria Martini.

In tal modo la pur significativa espressione «È una vergogna!» rimane un esercizio retorico che fa velo a chi invece dovrebbe vergognarsi. Il Vicario di Cristo indulge nella retorica per ossequio alla mondanità? Pensiamoci.

I popoli migrano tanto più precipitosamente quanto più i conflitti sono devastanti, come ferro rovente a spingerli da tergo verso contrade più sicure,  come l’Italia. Quanto non riesce alla guerra, lo completano i Cavalieri rimanenti: Morte, Malattia e Fame, incalzando i sopravvissuti a spostarsi verso di noi. Siano benvenuti e noi abbiamo il dovere di non mascherare le cause delle loro traversie.

Esprimo dunque apprezzamento a Giorgio Napolitano quando coerentemente confessa: «Provo vergogna e orrore». Egli mandò infatti forze militari italiane contro la Libia e ben sa che tutto l’infiammarsi dell’Africa e del Vicino Oriente, dall’Oceano Atlantico al Golfo Persico originò le migrazioni e la vergogna. È bene dunque che egli confessi: «Provo vergogna e orrore»; davvero encomiabile. D’altronde è inaccettabile che Napolitano sia lasciato solo a vergognarsi, come sembrerebbe conseguire, Beatissimo Padre, alle Sue esecrazioni senza responsabili.

Chi deve vergognarsi? Tutto il popolo italiano, secondo taluni stravaganti giornalisti, vocati alla genuflessione, per i quali deve vergognarsi il signor Carlo, assiduo a pagare il biglietto sul tram mentre Muhammad, suo vicino di casa, mena vanto di non averlo mai pagato, fin da quando arrivò in Italia, dieci anni fa. Storie lunghe, come può vedere.

Dubito pure debba vergognarsi la signora Luisa, la cui pensione sociale fu sforbiciata da Mario Monti da 620 a 600 euro, mentre Muhammad ogni mese, coi contributi statali (Stato italiano o quel che ne rimane) ed elargizioni caritatevoli, incassa il doppio senza lavorare.

Non dimentichiamo che il padre di Muhammad percepisce a casa sua una pensione di 300 euro, gentilmente inviatagli dallo Stato italiano (o quel che ne rimane) con neppure quindici anni di contributi. Noi qui però introducemmo il sistema contributivo. Curioso, no?

Dubito che debba vergognarsi Patrizia, figlia della signora Luisa, che non può mandare il bambino all’asilo nido comunale: il suo reddito infatti, di ben 865 euro mensili, la pone in graduatoria dietro tutti gli extracomunitari e gli zingari del paese, tanti come Lei sa. Né le cose vanno meglio quando Patrizia si reca al pronto soccorso, dov’è in coda a una lunghissima fila di Muhammad, che saranno curati, bene e naturalmente gratis, cure odontoiatriche incluse, quelle che Patrizia si sogna.

Forse deve vergognarsi il conducente dell’autobus romano minacciato e picchiato da un marocchino. Il bravo immigrato s’irritò perché il mezzo non s’arrestò, com’egli esigeva, ben prima giungere alla fermata. Non si vergogna Il Messaggero, in prima fila a gridare “Vergogna!”, attento a nascondere le ferite del povero autista in un angolo della cronaca locale. Dicono che così non attizzano odio. Li si direbbe dunque buoni cristiani.

Un quarto degli italiani, Beatissimo Padre, vive con meno di 10mila euro per anno, cioè meno di 850 euro per mese, presto falcidiate grazie alle ulteriori tasse, così esercitandosi nella povertà che Lei sovente gioiosamente richiama.

Dubito che questi debbano vergognarsi per quel barcone carico di disperati ai quali qualcuno promise uno zero virgola della povertà dilagante in Italia, sebbene quegli italiani con meno di 10mila euro annui siano a loro modo fortunati, pagando poca o nessuna IRPEF (è una delle centinaia di tasse italiane). Difficile tuttavia confidare nella vergogna dei rimanenti 30milioni di contribuenti, i più tartassati d’Europa, i cui versamenti al famelico fisco nazionale assicurano un futuro a Mohammad mentre lo tolgono a Carlo, a Luisa, a sua figlia e al nipotino.

Nelle ultime ore pare debbano vergognarsi gli equipaggi delle Capitanerie di Porto, messi sotto accusa da pescatori che non hanno mai trafficato illeciti sul mare, non è vero?

Cosicché finora, Beatissimo Padre, la graduatoria di quanti debbono vergognarsi è composta solo da un illustre autoaccusato come Napolitano e dagli equipaggi delle Capitanerie di Porto. Curioso, non le pare?

Tutta colpa della legge Bossi-Fini? Questa è certamente una pessima legge, se così affermano le signore Laura Boldrini e Cécile Kyenge.

Eppure, se tale legge fosse cancellata del tutto, come le due autorevoli e pacate signore auspicano con tutta la capacità di intelligente, profonda e onesta riflessione che da tempo le distingue, i naufragi rimarrebbero tal quali, anzi aumenterebbero.

I barconi naufragano infatti perché sono vecchi e sgangherati; i barconi naufragano perché gli scafisti li lasciano in balia del mare; i barconi naufragano perché sono sovraccarichi.

Nessuna di tali cause consegue alla legge Bossi-Fini, la cui abolizione non causerà alcuna contrazione dei flussi migratori, anzi li incoraggerà, come sono aumentati – lo abbiamo appena visto – dopo che Lei, Beatissimo Padre, davanti alle mondane telecamere di Lampedusa, assicurò che avrebbe messo a disposizione le strutture ecclesiastiche vuote per colmarle di migranti.

Non un metro cubo, dei 18milioni di metri cubi vuoti e sottratti all’IMU, è tuttora a disposizione dei migranti, mentre tivvù e internet anche al di là del mare diffondono quella che dopo tutto è pubblicità ingannevole e, alla prova dei fatti, esiziale.

Non un metro cubo, dei 18milioni di metri cubi vuoti e sottratti all’IMU, è tuttora a disposizione dei migranti, mentre tivvù e internet anche al di là del mare diffondono le immagini della ribellione nel Centro di accoglienza di Lampedusa, esplosa dopo due notti di pioggia.

Dettagli, questi, sfuggiti anche alla signora Boldrini, la cui vasta e corrucciata fronte fu al servizio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, mentre sembra volersi ancora perpetuare nell’antico incarico, preceduto tuttavia da una permanenza in tivvù in un programma alquanto ardito.

Da questa esperienza nello spettacolo leggero trasse forse la disinvoltura per discettare d’accoglienza sebbene, quando fu nell’Altissimo Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati,  mai esecrò spagnoli che sparano sui barconi, francesi che li affondano, greci che li riportano in mare aperto, maltesi che interdicono i propri porti, inglesi che sogghignano dalla Rocca di Gibilterra. Neppure redarguì costoro per la severità delle loro sanzioni contro gli immigrati clandestini.

Inutile aspettarsi la vergogna della signora Boldrini; mi domando tuttavia perché dal suo perenne broncio non  uscì mai neppure una sillaba per la polizia statunitense che spara a raffica sui profughi messicani e stese un muro sul confine, gettando in galera chiunque osi varcarlo senza le dovute autorizzazioni.

Necessita pure osservare che ai confini col Messico la Bossi-Fini non c’è eppure i migranti sono incessanti e altrettanto le repressioni, le morti e le vessazioni.  Neppure giunse l’eco del Suo:”E’ una vergogna”. Non giunse, né la signora Boldrini si prodigò per echeggiarlo in qualche modo.

Appare singolare che fra Marocco, Spagna e Gibilterra, dov’è un braccio di mare infinitesimo rispetto al fatale e vasto Canale di Sicilia, pochissimi osino attraversare. La signora Boldrini, già zelantissimo funzionario dell’Altissimo Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, potrebbe spiegarci quali siano le capacità persuasive di Marocco, Spagna e Gran Bretagna – celebri per il loro amorevole trattamento dei migranti – così che noi si possa confezionare una legge a similitudine delle loro umanissime. Altro che Bossi-Fini, non crede, Beatissimo Padre?

Come Lei sa, Beatissimo Padre, il Parlamento italiano studia intensamente una legge che sanzioni il reato di “omicidio stradale”, al fine di cancellare la colposità delle morti per incidenti d’auto, con zelo solo inferiore a quello che produsse la sanzione del femminicidio, urgentissima e assolutamente necessaria, come si sa. Nessuno invece propone di reprimere il reato di migranticidio, la cui urgenza non appare inferiore a quella usata per il femminicidio. Nessuno. Curioso, no? Chi deve vergognarsi?

La signora Kyenge s’è commossa nel capannone dei funerali di Lampedusa, non ha dunque di che vergognarsi. Figlia d’un notabile del Congo Kinshasa, un notabile e, in quanto tale, corresponsabile della miseria di quel popolo, giunse in Italia come fosse una poveretta, quantunque il suo genitore numero 1 sia un benestante in mezzo a una moltitudine di miserabili. La signora studiò gratis, a spese dell’inospitale Italia, s’intrufolò fra i clandestini; oggi discetta d’accoglienza. Vuole l’abolizione della Bossi-Fini, anzi esige l’abolizione del reato d’immigrazione clandestina, esattamente quanto auspicano gli scafisti.

Fra una lacrima e l’altra, la signora Kyenge invoca l’imperturbabile Europa, dimenticando che in tutti, proprio in tutti gli altri paesi – e specialmente in Germania, in Francia e in Belgio, tanto amato da suo padre – il reato d’immigrazione clandestina è punito con severità. La signora Kyenge infatti fu clandestina in Italia, non altrove. Non deve dunque vergognarsi, non Le pare, Santità?

In conclusione, se il popolo non deve vergognarsi, se i politici non devono vergognarsi, non rimangono che gli uomini delle Capitanerie di Porto, ai quali s’accostano gli unici due che hanno confessato vergogna: Napolitano e Lei, Beatissimo Padre. Che vuole farci? Questo accade quando il Vicario di Cristo è francescano con la tivvù e gesuita col popolo di Dio.

Most Blessed Father, after the nth shipwreck off the coast of Lampedusa Island, you execrated: “It’s a disgrace!”

On the other hand, if you had said: “It’s a tragedy”, this event might have seemed independent from human causes. Whereas, if “It’s a disgrace!” there has to be necessarily someone who should be ashamed of it, seeing as “What has occurred is a sin in front of God”, as you added, not mentioning who was the sinner to be shamed, once more framing it as the: “who am I to pass judgment?” very dear to His Most Reverend Eminence Cardinal Carlo Maria Martini.

In this manner, however, the expression “It’s a disgrace!” even if brimming with significance, remains a rhetorical exercise that provides cover to those who truly should be disgraced. Is it appropriate that the Vicar of Christ indulge in rhetoric paying homage to worldliness? Let us think about it.

Peoples migrate more or less rapidly depending on the devastating effects of conflicts, as if white-hot iron rod were pushing them from behind toward more secure places, such as Italy. What war is not capable of doing is left to the remaining Knights: Death, Disease and Hunger, pressing the survivors to displace toward us. We can try to make them welcome, but we have the duty to not conceal the causes of their hardships.

For these reasons I express my appreciation to Giorgio Napolitano when he coherently confesses: “I feel shame and horror”. In fact, he sent Italian military forces against Libya and is well aware that the inflaming events in Africa and the Near East, from the Atlantic Ocean to the Persian Gulf caused these migrations and the disgrace. So it is proper that he confess: “I feel shame and horror”; truly praiseworthy. On the other hand, it is unacceptable that Napolitano be left alone at “being ashamed”, as might seem to be the follow on, Most Blessed Father, to your execrations without pointing to those responsible.

Who should be ashamed? All of the Italian people, according to some extravagant journalists with a calling for genuflection, who say that it is Mr. Carlo who should be ashamed, intent in paying his tram ticket while Mohammed, his neighbor, brags that he has never paid it since arriving in Italy some ten years ago. Long stories, as you can see.

I doubt also that Mrs. Luisa, whose social security pension was cut by the previous Prime Minister Mario Monti from 620 to 600 euro, should feel shame, while every month Mohammed, with state contributions (the Italian state or what is left of it), plus charitable grants earns double that amount without working.

Let’s not forget that Mohammed’s father also receives a 300-euro retirement pension where he lives, kindly remitted by the Italian state (or what remains of it), with not even 15 years of contributions. However, we introduced here the contributive system. Isn’t this curious?

I doubt that Patrizia, Luisa’s daughter, should be ashamed. She can’t send her child to the city day nursery: her monthly earnings of 825 euro place her in line behind all immigrants and gypsies in the country, and they are many, as you know. Things don’t get any better when Patrizia goes to the Emergency Room, where there is an endless line of Mohammeds who will be well cared for, and naturally gratuitously, dental care included, a level of care that Patrizia can only dream about.

Perhaps it is the Roman bus driver who should feel ashamed when assaulted and beaten by a Moroccan. The good immigrant became irritated when the bus did not stop to let him off, as he was demanding, well before the bus reached the programmed bus stop. The newspaper “Il Messaggero” is not ashamed, before crying out “Disgrace!” being careful to hide the injuries inflicted on the driver in a rubric in a dark corner of the local news. The paper says that this way they avoid stoking hate. One might even say they are good Christians. 

A quarter of all Italians, Most Blessed Father, live with less than 10 thousand euro a year, that is, 850 euro per month, quickly decimated thanks to the additional taxes, and preposterous utility bills forced to practice that poverty which You often joyously recall.

I doubt that these people should be ashamed for the boatful of desperate people to whom someone promised a zero point something of the expanding Italian poverty, even though those Italians with less than 10 thousand euro per year are fortunate in their own way because they pay little or no income tax (this is only one of the hundreds of Italian taxes). It’s still pretty difficult to confide in the shame of the remaining 30 million taxpayers, the most harassed in Europe, whose contributions to the ever-hungry national tax assessments assure a future for Mohammed, while they take it away from Carlo, Luisa, her daughter and her grandchild.

In the last few hours, it appears, it is the rescue crews of the Port Authorities who should be ashamed, having been accused by fishermen who, as we know, have never committed illegal acts at sea, right?

So, up to now, Most Blessed Father, the list of those who have to be ashamed is made up solely of an illustrious self-accuser, Napolitano, and by the rescue crews of the Port Authorities. Curious, don’t you think?

Is it all the fault of the Bossi-Fini Immigration Law? This it certainly a very bad law, especially if Speaker Laura Boldrini and Minister Cécile Kyenge say so.

Yet, if this law were to be repealed, as hoped for by the considered judgment of these two authoritative ladies, based on their ability for a profound, honest and intelligent reflection that has distinguished them for sometime now, the shipwrecks would remain the same, and, in fact, they would most likely increase.

These decrepit boats become shipwrecks because they are old and ramshackle; they become shipwrecks because these smugglers of illegal immigrants leave them at the mercy of the sea; these boats sink because they are greatly overloaded.

None of the above causes is related to the Bossi-Fini law, whose abolition will not result in a decrease of migrant flows, on the contrary, it will encourage them, just as they picked up – as we have just witnessed – after you, Most Blessed Father, in front of the mundane TV cameras in Lampedusa, assured that you would have made available empty church structures to fill them with migrants.

Not one cubic meter of the empty 18 million exempted from property taxes has yet to be destined to the migrants, while TV and Internet, even on the other side of Mediterranean sea spread what is after all deceitful and, if we were to look more closely, disastrous propaganda.

Not one cubic meter of the empty 18 million exempted from property taxes has yet to be destined to the migrants, while TVs and Internet, even on the other side of sea proffer images of the rebellion at the Lampedusa Reception Center which exploded after just two nights of rain.

These are details that obviously escaped Lady Boldrini, whose wide and sullen forehead once served the United Nations High Commissioner for Refugees, as she seems to want to continue in that old position, preceded in any case by a TV appearance in a rather risqué program.

From this experience in light theater perhaps she gained that nonchalance to debate the reception… although when she was in the Highest Commission for Refugees of the United Nations she never execrated the Spaniards who fire on the boats, the French who sink them, the Greeks who tow them back to the open sea, the Maltese who put their ports off limits, or the British who sneer from the Rock of Gibraltar. She did not even scold them for the severity of their sanctions against illegal immigrants.

It’s useless to await Lady Boldrini’s shame; yet I ask myself why there was never a syllable out of her perennial pout for the United Sates police who fire volleys at the Mexican refugees and have built a wall on the border, throwing in jail anyone who dares cross it without the needed permits.

It should be noted that there is no Bossi-Fini on the Mexican border, yet there is an incessant flow of migrants, along with the repression, the deaths and the suppression. There was not even been an echo of your: “It’s a disgrace”. It did not come; and neither did Lady Boldrini go out of her way to echo it, for some reason.

It seems odd that from Morocco to Spain and Gibraltar, where the width of the strait is infinitesimal when compared to the fatal Sicily channel, only a handful dare cross it.

Lady Boldrini, a former, most zealous official of the Highest Commission of the United Nations for Refugees might explain to us what is the power of persuasion of Morocco, Spain and Great Britain – well known for their loving treatment of migrants – so that we might configure a law similar to their very humane ones. That would be better than the Bossi-Fini, wouldn’t you think, Most Blessed Father?

As you know, Most Blessed Father, the Italian Parliament is studying intensely a law to establish the crime of “highway homicide”, aimed at wiping out the manslaughter charge for those who cause deadly traffic accidents; with zeal inferior only to that which produced the sanction on stalkers and women killers, extremely urgent and absolutely necessary, as everyone knows. However, no one seems to want to propose the repression of the crime of migrant killer, whose urgency does not appear inferior to that used for the stalker law. No one. Curious, isn’t it? Who should be ashamed?

Minister Kyenge was emotionally moved when she visited the funeral hangar in Lampedusa, so she has nothing to be ashamed of.  The daughter of a notable Congo Kinshasa figure, and, as such, partly responsible for the destitute condition of that population, she arrived in Italy as if she were a poor soul, even though her first parent is a well-off person in the midst of a multitude of wretched people. She studied for free, courtesy of inhospitable Italy, mixing in with the illegal immigrants; today she talks about reception. She wants the abolition of the Bossi-Fini, and, furthermore, she demands the abolition of the crime of illegal immigration, exactly what the boat pilots are looking for.

Between tears, Lady Kyenge invokes an impassive Europe, forgetting that all, and I mean all the other countries – especially Germany, France and Belgium (so loved by her father) – illegal immigration is a crime punished with great sternness. Lady Kyenge, in fact, was illegal in Italy, not elsewhere. So she should not be ashamed, don’t you think, Your Holiness?

In conclusion, if the people should not be ashamed, if the politicians should not feel ashamed, then the only ones left are those serving in the Port Authorities, to whom we can join the only two who have confessed to their shame: Napolitano and You, Most Blessed Father. What can you do; this happens when the Vicar of Christ is Franciscan with television and Jesuit with the people of God.

 

Qualunque sito o blog può pubblicare liberamente metà dell’articolo se e solo se rimanda per la lettura completa alla pagina originale

https://pierolaporta.it/?p=5818

Differenti utilizzi dei contenuti di questo sito sono consentiti solo col consenso dell’autore. Le foto di questo sito vengono in larga misura da Internet, valutate di pubblico dominio. Se i soggetti fotografici o gli autori non fossero d’accordo, lo segnalino a info@pierolaporta.it e si provvederà alla immediata rimozione delle immagini.

 

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
Questa voce è stata pubblicata in polis, S.Pietro e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

46 risposte a Vergogna?!? (lettera a Papa Francesco)

  1. Pingback: Conflitti e Strategie » Blog Archive » Vergogna?!? (lettera a Papa Francesco) di P. Laporta

  2. Pingback: Cuba, Guantanamo e il Vaticano: compravendite -

  3. Pingback: Francesco Cammina sulle Vipere - Piero Laporta Blog

  4. dott.Angelo D'AMORE scrive:

    LA MORTE RIPRESA IN DIRETTA

    I morti di questi ultimi giorni di emigranti clandestini hanno acceso vari dibattiti in ogni luogo:-dalle TV nazionali a quelle locali.
    Ma resta il fatto che, non opponendoci a questi sbarchi, magari previo accordo con i paesi arabi costieri da dove parte questa povera gente, ognuno di noi dovrebbe sentirsi responsabile della loro morte. Io non voglio essere connivente di “criminali esportatori” che si arricchiscono sulla pelle dei rifugiati e magari con la complicità dei politici locali.
    Secondo il mio modesto parere, dettato da un alto senso questo sì cristiano e caritatevole, queste persone vanno aiutate nei loro paesi. L’elevato numero di morti, quasi 20.000, mi fa dire questo!
    L’attuale flusso d’immigrati in Italia presenta i caratteri di un’invasione cioè: “ l’ingresso massiccio di un gruppo estraneo nel territorio di uno Stato sovrano, senza che quest’ultimo possa opporvisi”. E i nostri governanti non osano opporsi: moralmente ricattati da una cultura “buonista” che vorrebbe accogliere tutti, aprire le braccia a tutti, per non sentirsi indegni e spregevoli nel caso si comportassero diversamente, hanno fatto passare nel mondo l’immagine di un Paese colabrodo, dove chiunque può entrare illegalmente e poi, con comodo, disciplinare la propria posizione.
    Lo stesso nostro Papa (pur condividendo il suo pensiero) favorisce l’emigrazione pronunciando belle parole d’amore ma che poi fa aumentare il numero dei morti.
    L’Italia è sempre stato un paese da occupare per molti popoli. Ora è diventato anche un dormitorio (rectius: bed and breakfast). Ho il sospetto che ci sia qualcuno dietro questo flusso migratorio.
    In ogni caso, questa invasione ci impoverisce sempre più, per il mancato guadagno proveniente dai turisti estivi e per l’esborso economico per il loro mantenimento. Non vorrei essere cattivo, ma tutta l’Europa ci guadagna lasciandoci soli (Grecia, Malta e Spagna compresi).
    Per il resto dell’Europa ci potrà essere una ripresa economica, mentre noi dobbiamo fare gli albergatori e i cuochi a questi nuovi invasori. C’è anche chi sostiene, dopo aver creato il nuovo Ministero della Integrazione, di distogliere altri fondi dal bilancio dello Stato a favore di questo fenomeno che, ripeto, oltre a produrre tanti morti fa aumentare la povertà nazionale e diminuire il numero dei posti di occupazione.
    Potevo essere un po’ più diplomatico come i nostri politici e fare demagogia, ma la mia onestà morale e intellettuale me lo impedisce di fronte alla morte di uomini, donne e bambini!
    Écrasez l’Infâme! (schiacciate l’infame). Saluti dott. Angelo D’AMORE

    • Piero Laporta scrive:

      Gli interessi materiali a favore del’immigrazione da parte di alcune cerchie affaristiche nostrane sono stati individuati da tempo (legga qui. Più dissimulati sono gli interessi esterni: noi siamo un filtro che trattiene donne, vecchi e bambini (cioé le fasce sociali più costose) mentre i giovani, mano d’opera sottopagata, vanno verso il centro e il nord Europa.

  5. Riccardo scrive:

    Ho letto con attenzione il Suo articolo e ne condivido pienamente i contenuti.

  6. Armando Stavole scrive:

    Cosi’ ho commentato l’articolo de: L’estensore La Grassa in “VOI COSI’ BUONI…” punta il dito solo in una direzione, cosi’, come e’ nostro costume, la responsabilita’ degli altri e’ evitata, vero? Ma io, laico, mi rifiuto: e’ l’umanita’ intera che per vari gradi e’ responsabile, noi compresi uno per uno a seconda delle proprie capacita’ di intendere, di volere e di operare. Un’umanita’ che non so quanto ignorantemente o meno, se non volutamente, ha confuso il grande progresso scientifico e tecnologico raggiunto con civilta’. Che dopo Caino ed Abele, continua ad uccidere ed in modi sempre piu’ pesanti e perversi. Dio, lasciamoLo in pace nella Sua ineffabile e misteriosa dimensione che a noi non e’ dato immaginare, limitati come siamo dalla nostra presupponente ignoranza. Rimbocchiamoci le maniche e con coerenza ai proclamati sentimenti spremiamo le nostre meningi per formare con umilta’ un’umanita’ migliore con appropriate soluzioni ed azioni!
    Caro Piero, spero che Papa Francesco si riferisse piu’ o meno a questo concetto test’e’ espresso. Ma io sono un piccolo ed umile essere che cerca di pensare con logica, ma che e’ cosciente di essere molto limitato.

  7. Piero Giovannini Giberti scrive:

    Sono perfettamente in accordo con l’autore dell’articolo! Analisi giusta che dovrebbe far riflettere i “buonisti” italiani, schierati invece sulle posizioni perbeniste adottate dalla massa dei media e delle autorità (tanto non sono loro che pagano di tasca propria). Svegliatevi gente e guardate cosa succede oltralpe, dove per una manciata di voti Holland sta svendendo il Paese all’Islam.

  8. Francesco Maurici scrive:

    Carissimo Piero
    E’ uno dei migliori pezzi che abbia letto… Bravo.
    Tante cosette semplici e pratiche pratiche la gente comune non le sa… e questo gioca a favore di chi ci vuole strumentalizzare.
    Ho per il Papa Francesco una grande stima e penso che la sua ‘rivoluzione’ avrà certamente un seguito rivoluzionario … e non è una ripetizione casuale.
    Di sicuro le cose dentro la gerarchia della chiesa non sono semplici come potrebbe sembrare dal di fuori… non a caso si usa il termine ‘secolarizzazione’… lasciamogli tempo!
    Un caro saluto

    • Piero Laporta scrive:

      Lasciamogli tempo, certo, condivido in pieno, l’ho scritto rispondendo a qualche commento, ma il tempo è stretto, molto, come dimostra l’ennesima catastrofe di oggi. Grazie, caro Francesco.

  9. Lo PseudoSauro scrive:

    Lei e’ stato fin troppo diplomatico. Premesso che chi scrive non e’ mai stato affetto da ubbie anticlericali, l’agire di questo Papa mi lascia molto piu’ che perplesso. Quando parla sembra che sia l’ONU a parlare. Quanto al “vergogna”, Egli stesso ha spiegato a chi e’ diretto in quel di Lampedusa. E’ diretto a noi che non facciamo abbastanza per accogliere. Il fatto che in Italia ci siano oltre 6.000.000 di stranieri residenti a vario titolo, non basta. E “noi”, siamo proprio noi, non la nostra classe dirigente che tutto fa per educare le nostre zucche vuote. Se ONU, UE, FMI, BM e poi pure il Papa, ci dicono le stesse identiche cose, cosa ne inferisce Lei ?
    La condivisione forzata e’ il Comunismo realizzato, e’ inutile farsi illusioni. Che poi i comunisti pensino che sia un ideale tradito, non e’ una novita’: accadde in Russia e accade tutt’ora in Cina. Una volta rimosso il discrimine dell’economia bloccata, tra Capitalismo e Comunismo non c’e’ piu’ alcuna differenza, anzi, l’egualitarismo peloso del primo e’ indispensabile per aumentare i profitti. Allo stesso modo, quando la Chiesa impone la comunita’ materiale invece di quella spirituale, il risultato e’ identico. Che poi questo Papa piaccia particolarmente a chi non frequenta, ne’ mai frequentera’, le chiese, e’ la prova decisiva di quanto sopra. Non se la prenda per i suoi ospiti intemperanti; stupirebbe se potesse sapere quale e’ la loro occupazione. I poveretti difendono solo il loro posto di lavoro; credo Lei sappia bene quanta gente campa sull’ “accoglienza”… e non mi riferisco solo agli stranieri. Cordialita’

    • Piero Laporta scrive:

      La prego, lasci perdere il comunismo perché con queste fighette non ha nulla a che fare, né da vicino né da lontano. Queste sciocchezze le lasci dire al Cavaliere, con gli esiti che sappiamo.
      La battaglia è per il potere, né più né meno. Le bagnarole, che si rovescino o meno, sono utili per spostare i rapporti di forza, in Italia, nella Ue e oltre.
      In questo disegno vi sono quelli che trascinano, gli utili idioti, quelli che sono trascinati senza acoorgersene e infine quelli spinti loro malgrado.
      Il comunismo è morto e sepolto, non di meno fra gli utili idioti possono esserci quelli che si reputano cattolici, quelli che si credono comunisti oppure cattocomunisti, con tutte le sfumature intermedie. Essi si credono tali, ma il comunismo è morto da almeno quattro decenni. Di questo passo tuttavia lo rimpiangeremo.

      • Lo PseudoSauro scrive:

        non pretendo certo di convertirLa alle mie tesi; solamente glieLe espongo con semplici parole, ne’ queste mi vengono di seconda mano da passioni berlusconiane. Mi limito ad osservare una serie di fatti e collegarli tra loro, attivita’, questa, che ho svolto professionalmente per qualche anno della mia vita; essendo pagato profumatamente per farlo. Certo, l’eterna lotta per il potere… ma si tratta di un’osservazione molto generica. La visione mondialista si informa ad una Weltanschauung ben precisa; ha contorni ben definiti, dispone di mezzi finanziari inimmaginabili fino ad ora. Come nel passato, e’ perfettamente in grado di inserire l’uomo giusto al posto giusto, cosa che e’ sempre accaduta nella storia, anche se non con le modalita’ odierne. Rimpiangeremo il Comunismo sovietico ? Sicuramente si’, ma proprio perche’ questo era molto piu’ imperfetto di quello che verra’. Del resto, se i pochi anticomunisti odierni fossero solo fenomeni da baraccone, non ci sarebbe alcuna ragione di levarli di mezzo ovunque e con ogni mezzo. Io le ho esposto sommariamente quali sono, a mio avviso, le identita’ di vedute che caratterizzano le piu’ importanti organizzazioni internazionali. Pretendo di essere giudicato solo su quasto, non su basi irrazionali o pregiudiziali ideologiche. Sempre a mio avviso, le modalita’ con cui questo Papa si e’ insediato, sono molto piu’ che sospette; il suo agire denota una frattura evidente con la politica fino a qui adottata dalla Chiesa cattolica, nonostante la rivouzione sancita dal Concilio Vaticano IIo. Liberissimo, chi vuole, di considerare questo cambiamento, un fatto positivo; rimane che e’ stato un cambiamento epocale, e questo e’ un fatto, non un’opinione di chi scrive. Io ritengo che l’inferirne che tutto cio’ sia solo la realizzazione spontanea dello “spirito dei tempi”, denoti una tale ingenuita’ che un uomo della Sua esperienza non si puo’ permettere. Cordialita’.

  10. Piero Costantino scrive:

    Da cattolico apostolico romano ritengo sia una delle cose migliori che hai scritto. In assoluto.

  11. oscar scrive:

    Apro oggi il tuo giornale e leggo. … Incredibile, solo un’ora fa mi sono sfogato al telefono con un mio caro amico su queste problematiche! Ho usato le tue stesse argomentazioni. Non commento ulteriormente perché sono inc… e non ho più energie. Sottoscrivo ogni parola.
    fammi essere prosaico: Sua San. ha tanti, troppi pregi. E’ un grande! … Tuttavia, insieme con le due, più volte da te citate signore, sembra – in questa occasione – anch’egli volersi cimentare nello sport più gradito in Italia che consiste nel fare il fr… con il c… degli altri. Perché non mette a disposizione gli immobili del Vaticano per l’accoglienza, invece di usarli come alberghi 4 stelle da soli 30 euro a notte per i pellegrini? certo! … il personale si paga per intero (ci sono anche le suore)? … e l’IMU non è di certo roba loro – le ONLUS non sono imprese! Pagassero almeno quest’ultima, così da destinarne il gettito all’accoglienza. Sarebbero contente anche le due signore.

    • Piero Laporta scrive:

      Nessuno stupore. Mentre scrivevo pensavo a quante cose avevamo detto e scritto in proposito.
      La disciplina delle intelligenze non è campata per aria, specie se sono intelligenze che si lacerano per essere oneste.

  12. guido monno scrive:

    caro piero
    questa volta non sono d’accordo con te.
    E vado ad argomentarne le ragioni.
    papa francesco, quindi il comandante, il vertice della società cristiana, cui per autorità conciliare compete la direzione non contestabile della società cattolica, si è sostanzialmente rifatto al vangelo e a quanto in esso scritto, quindi al nuovo testamento, troppo spesso ignorato da un certo gruppo di zeloti della religione cattolica ispirati dal vecchio testamento.
    certamente noin sono estarnei a questo papa i fermenti di una società quale quella sud americana, così vicina all’occidente, ma anche così lontana per la storia di quell’area, ove per l’appunto è nata anche la famosa teologia della liberazione. il suo grido di vergogna è rivolto al suo gregge, che pone, al disopra della morale cattolica come evidenziata dal nuovo testamento, in cui la vicinanza al nostro simile, al di là della condizione sociale, pelle, status e quant’altro, prevale su considerazioni di altro tipo. il vangelo è un messaggio di speranza e di amore per i poveri, di giustizia sociale, in cui le diversità si temeprano e si spengono nella identificazione con l’ideale cristiano. il voler considerare ancora il pontefice come gestore delle due spade, è ormai una visione anacronistica. Allora, per chi è cristiano praticante ( e io non lo sono giudicandomi piuttosto un Hanif alla maniera araba, ossia un credente in un unico Dio e non nelle emanazioni che pretendono di rappresentarlo), la scelta di essere vicino al suo prossimo dovrebbe prevalere su qualsiasi altra motivazione. e questo non è e non è stato, perchè piuttosto che aiutare il nostro prossimo ne individuiamo le carateristiche negative che non ci piacciono e piuttosto che andare incontro al prossimo in pace, anche a costo di non ottenere il suo ringraziamento e magari di trovarcelo contro di noi, preferiamo badare ai nostri interessi terreni . questo per dire che comprendo il vergogna lanciato da Francesco come rappresentante massimo della comunità cristiana nei confronti del suo gregge, non per giustificare l’imperdonabile assenza della chiesa cattolica dall’assistenza ai migranti. e mi permetto di ricordare, visto che la memoria è molto labile per quanto riguarda il nostro passato, le innumerevoli traversie e drammi dell immigrazione italiana, non sempre benvista e apprezzata la di là della retorica e delal cotruzione di facili miti, come la drammatica storia, fra le altre, di Aigues Mortes dovrebbe ricordarci.

    • Piero Laporta scrive:

      Caro Guido,
      la mia lettera al Papa è una provocazione assolutamente laica. Questo non scema di un’acca i doveri del Papa se egli scende nell’agone della comunicazione di massa: o lo fa da Papa, pesando le parole e gli accenti affinché il “messaggio” sia cristallino, oppure tace.
      Ho temuto per un momento – su accorto suggerimento del mio amico Cesare Marchetti – che egli avesse fatto una traduzione grossolana del lemma spagnolo “Vergüenza” (obbrobrio); tuttavia la frase successiva «Ciò che è accaduto è un peccato davanti a Dio», non lascia spazio a dubbi che ha lanciato un sasso nascondendo la mano che in questo caso non è benedicente.
      Non è un comportamento da Papa, bensì da politico, da politico mondano, cioé attento a cogliere il favore del Mondo: è inaccettabile per un Papa e per qualunque prelato.Tanto più perché egli stesso, poche ore prima aveva condannato – giustissimamente – la mondanità in cui indulge una larga fetta del clero, e lui con loro putroppo. Nelle ultime ore tuttavia ha mutato gli accenti e questo è un buon segno. D’altronde “nisciuno nasce imparato” tanto meno un Papa. E sono ancora convinto che sarà un grande Papa.
      Mi mancavano le tue puntualizzazioni. Grazie! Ciao.

  13. Elio Paoloni scrive:

    Quando c’è da scucire moneta per il trasporto dei dializzati o il sostentamento degli esodati occorre prima individuare le risorse (girano di notte col lanternino casomai spuntasse qualcosa nel campo dei miracoli). Le ‘risorse’ per l’accoglienza non sembrano essere un problema, leggendo le dichiarazioni dei vergognosi. A quali disabili saranno sottratti i fondi necessari per le prossime fiumane?

  14. Stefano Rolando scrive:

    come al solito lucidità ineccepibile,mentre in alcuni commenti si nota disinformazione e fanatismo;una mia teoria è che quando si ragiona cosi male (la logica è come la matematica)ci sia a monte anche una alimentazione sbagliata,mentre nel mio dialetto c’è un proverbio che recita:(tradotto) gli si sono mischiati gli organi genitali col cervello

  15. Josh scrive:

    Grazie, ottimo pezzo, veritiero e assolutamente gradita la meritatissima ironia finale.

    • Piero Laporta scrive:

      Purtroppo di ironico c’è poco.

      • melle giovanni scrive:

        Concordo pienamente con Lei…..Il dovere morale di sobbarcarsi esseri umani che sfuggono dalla fame e dalla miseria ,sarebbe anche giusto e moralmente ineccepibile.Ma in Italia sta succedendo un fatto al limite del surreale….essere Nativi di questa Nazione e’ diventato optional.Se vai all’Universita’…sei sempre dietro a qualche Muhamed per le borse di studio…..se non hai la possibilita’ di pagare il fitto o la luce,chissenefrega…….anche se hai dei minori a casa.Invece se sei un clandestino…senza documenti e che arriva da Noi con una mazzetta di euro arrotolati nelle mutande ….vieni riverito e servito.Tipo Toto’ NEL fILM “Un turco napoletano”.Le cose che dico non sono una mia invenzione….ma le ho viste con i miei occhi,e subite sulla mia pelle.Amo il posto dove sono nato….ma onestamente ogni giorno ho un rigurgito di Vomito per l’Ipocrisia e la demenzialita’ di Istituzioni e chiesa.

  16. corrado rubeo scrive:

    Intanto, lo Stato ha chiesto pure scusa per il disastro del Vajont. Al contrario credevo che, se non altro per la generosità delle FA intervenute in quell’occasione, meritasse un plauso e la riconoscenza delle popolazioni colpite. Si vede che l’autoaccusa va di moda, anche quando è ingiusta.

  17. Mario GIAMMEI scrive:

    bravo Piero!!!!Sono perfettamente in linea col tuo pensiero……chi deve vergognarsi??? A questo punto l’unica cosa che ci rimane da fare, per non “vergognarci” troppo, visto che respingere i migranti non si può, è quella di impiegare le navi della Marina Militare per andarceli a prendere direttamente a casa loro. Mario GIAMMEI

    • Piero Laporta scrive:

      Non si devono respingere ma si devono fare politiche affinché non partano. Le politiche le deve fare la UE. Appare quindi giusto, come fa la signora Kyenge, additare la UE. Se però allo stesso tempo, com’essa fa, si sostiene che tutti devono entrare indiscriminatamente, come non accade in nessun paese d’Europa, si rivela il perfido retropensiero anti italiano.

  18. Federico scrive:

    Totalmente in disaccordo.
    Il Papa, giustamente ha espresso una totale vergogna per l’ennesima bruttura successa a poche centinaia di metri dalle nostre coste, una bruttura successa per l’eccessivo zelo delle nostre istituzioni del prendersi in carico una situazione difficile e complessa che va avanti da molti e troppi anni.

    La Bossi-Fini è, secondo anche l’Unione Europea, una legge razzista e retrograda, peraltro bocciata dallo stesso Gianfranco Fini, anni dopo, dettosi pentito di aver firmato una tale “schifezza”. Una legge che peggio di Ponzio Pilato,se ne lava le mani in maniere sciatta e vergognosa, respingendo senza fare troppe distinzioni tutti gli immigrati che cercano rifugio nel nostro paese, cercando di sottrarsi alla morte quasi certa della loro terra natale.

    Il qualunquismo con il quale parli del “popolo da 10 mila euro l’anno” è quasi disarmante, confrontato ad una popolazione che 10mila euro probabilmente non li guadagnerà in tutta la vita se continuerà a vivere in uno o più paesi dilaniati da guerre infinite e regimi autoritari che soffocano ogni possibilità di cambiamento.

    Se anche i nostri “ospitanti” negli anni 30/40/50/60 l’avessero pensata così, probabilmente un mio o tuo nonno sarebbe morto nell’Oceano Atlantico, respinto da uno stato americano che si rifiutava di accogliere dei disperati con valigia di cartone.
    E aggiungo anche, che vorrei trovare un italiano, uno solo, e se li conosci te ne prego di farmi i nomi, che accetti di pascolare le pecore, pulire stalle e capannoni, accudire gli anziani lavando i culi e pulendo i cessi, lavorare nelle pizzerie a domicilio a 500 euro al mese, pulire strane, svuotare cassonetti e tanto altro.
    E’ sempre troppo facile parlare, quando l’Italia va da un’altra parte.

    • Piero Laporta scrive:

      Vergogna su chi? Questa è la domada senza risposta, per ora. Rimanga pure in totale disaccordo ma provi lei a rispondere. Aspetto…

      • Piero Laporta scrive:

        Egregio, si fa per dire, signor Federico,
        non ha nulla da dire dunque su chi deve vergognarsi.
        Chi le ha insegnato a discutere in modo così sgangherato? Come si permette? In quale sezione di partito crede di essere?
        Entra in casa mia, mi dà del tu con arroganza che neppure userebbe un secondino spadroneggiante in carcere; insulta gratuitamente; sciorina stupidaggini retoriche sui nostri padri migranti, dimostrando di non saperne nulla; sparge altre stupidaggini retoriche sui giovani italiani che non vogliono lavorare (come fosse giusto farsi sfruttare alle condizioni degli extracomunitari); non risponde tuttavia alla domanda centrale: chi deve vergognarsi? Lei, evidentemente, insieme ai tanti altri desiderosi di sfruttare i disgraziati migranti, politicamente ed economicamente.
        Le restituisco infiocchettato il “qualunquista” che parte dal suo nulla.
        La saluto con tutto il rispetto che lei merita.

        • Elio Paoloni scrive:

          Quello che non si capisce è se Federico si vergogna in prima persona o vuol far vergognare qualcuno e in questo caso chi. Forse chi non vuol lavare culi a 500 €?

        • Federico scrive:

          Quanto rancore e quanta foga, si è sentito così attaccato da non riuscire ad aspettare una sola giornata?
          Magari sono stato impegnato, all’estero o semplicemente con il computer spento.
          Non sono entrato in casa sua, perché il suo è un sito internet pubblico che permette l’accesso a chiunque, bianco, nero, rosso o giallo.
          Se voleva scegliere lei chi potesse entrare o meno “in casa sua” bastava mettere un “blocco” all’ingresso e nessuno avrebbe mai disturbato la sua quiete.

          Non parlo di retorica, semmai è lei che come al solito, mi ripeto, con qualunquismo disarmante caccia fuori la storia degli italiani che guadagnano 10 mila euro l’anno, io sono stato semplicemente più pratico e diretto, le ho fatto capire dove noi italiani sbagliamo e dove gli extracomunitari aiutano il nostro paese.
          Se l’economia in Italia gira poco, ma ancora gira, lo dobbiamo quasi esclusivamente a loro.
          Vada un pò a guardare nelle fabbriche del nord est, vada a guardare le cucine dell’80% dei ristoranti italiani, anche quelli stellati, troverà la maggior parte di stranieri che con dedizione esercitano il proprio lavoro.

          Sono d’accordo con lei che tirare in ballo i nostri “nonni” sia anacronistico, ma non sono d’accordo con lei e con alcuni commenti che parlano solo per sentito dire che in Europa gli immigrati non vengono ammessi o accettati come da noi in Italia.
          Una grande bufala, basterà vivere per qualche mese Parigi o Londra, Berlino o Barcellona, per trovare un numero di extracomunitari molto, ma molto superiore a quello che troverete in Italia.

          Concludo dicendo che, ho 25 anni, lavoro come lei nella comunicazione a Milano e spesso in gruppi editoriali molto grossi come quelli dove ha lavorato lei, non sfrutto nessuno e non mi sognerei mai di farlo.
          Per rispondere alla sua domanda, il “vergogna” espresso dal Papa non era indirizzato a qualcuno in particolare, ha soltanto espresso ad alta voce un sentimento che provava in maniera forte e viscerale, la vergogna perché nel 2013 non si può ancora morire così, perché nel 2013 esistono ancora paese corrotti e regimi repressivi e totalitari, perché da buon cristiano ha sentito il bisogno di esprimere un cordoglio forte e chiaro davanti la morte di oltre 300 povere persone.

          • Piero Laporta scrive:

            Rancore per lei? Si sopravvaluta nuovamente: meritava due ceffoni per la sua condotta incivile, li ha avuti e ha accusato il colpo. Ho molto apprezzato che mi dia del lei.
            In quanto ai suoi presunti impegni e allo spegnimento del computer, non creda di parlare con uno dei poveretti sulle bagnarole perchè anche molti di essi sono in grado di lanciare una mail da un palmare, figurarsi un brillante esperto di comunicazioni giramondo quale lei dice di essere. Io stesso le scrivo da un cell. Diciamo che aveva bisogno di riflettere; ha dunque fatto bene ma non abbastanza. Se infatti avesse riflettuto di più e verificato sul sito Istat la notizia che ho dato a proposito dei contribuenti poveri, avrebbe constatato che è tutta vera. Quando lei quindi ribadisce la sua accusa di qualunquismo in realtà si conferma nuovamente pressapochista e arrogante, al punto da rivendicare di poterlo fare in uno spazio che solo un microborghesuccio può definire “pubblico” per aggiogarlo al proprio comodo. Fra le tante centinaia di visitatori, lei è il primo che mi costringe a mettere un filtro ai commenti: mi complimento. D’alltronde lei elude accuratamente i fatti e i numeri per agitare slogan decotti. Siccomme tuttavia non mi appassiona esercitare la maieutica su un ragazzino supponente che non ha nulla da proporre nel dibattito se non il suo io inadeguato, le sarò vivamente grato se si dileguerà. Le rinnovo il sensi del meritato rispetto.
            P.S. non si dia pena di riaccendere il computer o addirittura tornare dall’estero per rispondere: è sulla lista nera e le sue comunicazioni vanno dove meritano, nel cestino.

      • Ugo scrive:

        Lo chieda anche a tutti gli altri che hanno ripetuto la stessa parola: “Vergogna!” A partire da Alfano. Anch’io mi sono domandato: “Su chi?”. Lei ha qualche idea? Io, si!

    • Aldo scrive:

      Questa dei 500 euro al mese è un’altra delle cose sulle quali ci si sofferma troppo poco a riflettere. Qual è il potere d’acquisto di quei 500 euro (quasi interamente risparmiabili vivendo d’espedienti esclusivamente per un periodo della propria vita giovanile che si prospetta breve) una volta trasferito in uno dei tanti Paesi di provenienza? Lo moltiplichiamo per sei, per otto, per dieci, non so. Però lo moltiplichiamo, eccome! La domanda è dunque: quanti Italiani sarebbero disposti a pascolare le pecore per 3000 euro al mese, o a badare a un anziano per 5000? Tanti, tantissimi, tutti quelli in cerca d’un lavoro che non c’è perché già occupato dalle “nuove risorse”. Invece, l’Italiano su quei 500 euro deve pianificare l’intera propria esistenza, che è cosa ben diversa dall’organizzare una spedizione “mordi-e-fuggi”.
      Ah, e visti i moltiplicatori, qual è la redditività delle attività illecite? Sarà mica per quello che tanti tra le “nuove risorse” delinquono?

    • Riccardo scrive:

      Ma lei è cattolico o meno?
      No, perché difendere il Papa dicendo che è dalla stessa parte di UE e Gianfranco Fini va oltre l’idiozia, è blasfemia!
      Vergogna!!!

      P.S.: a quando la citazione dei (rivoltanti) nobel per la pace, come ha già fatto La Repubblica?

  19. Paolo Zeriali scrive:

    Papa Francesco dovrebbe spiegarci se il suo “vergogna” era forse rivolto a qualcuno in seno alla Chiesa, visto che la Chiesa dispone – a vario titolo e sotto varie denominazioni – di immobili largamente sottoutilizzati che potrebbero fornire una dignitosa accoglienza ai bisognosi, italiani ed immigrati che vivono in strada o sotto i ponti. Un mese fa sono stato a Londra. E’ piena di stranieri, molti di origine africana, ma se ne vedi uno sul bus non è un passeggero senza biglietto… l’africano è il guidatore! Però va detto per onestà che a Londra di case popolari ne hanno fatte molte più che in Italia, per cui nessuno è in strada e nessuno chiede l’elemosina anche perché lo Stato sociale ha agito.

    • Piero Laporta scrive:

      Non mi interessa capire chi traligna nella chiesa. Esigo invece, come orgoglioso cattolico e come dolente contribuente, che il linguaggio del papa sia cristallino altrimenti egli scade al livello d’un qualsiasi politico e concasusa delle lacerazioni interne

  20. Anche chi scrive gli articoli si deve vergognare qualche volta !

    • Piero Laporta scrive:

      Pronto a vergognarmi se lei mi spiega e dimostra il perchè

      • Caro signore , mi ha chiesto di spiegare il perchè un articolista dovrebbe considerare di vergognarsi a sua volta ?
        Ebbene , lei si risponde da solo !
        Spieghi lei , per cortesia , il senso di una ” lettera aperta ” ad un Pontefice che cerca di portare quello che può , ovvero speranza , solidarietà cristiana e amore a chi è disperato , e la scelta di Lampedusa può e , secondo me , deve essere considerata simbolica dall’unico punto di vista individuabile , vale a dire quello pastorale . Lei potrebbe obiettare sul fatto che il suo articolo , che ritengo interessante per i contenuti , non sia una cosiddetta lettera aperta , ma quando ci si rivolge in prima persona a chi si scrive , o su cui si scrive ,inevitabilmente lo scritto diviene una lettera diretta su canale aperto . Io credo che il Papa stia facendo ciò a cui è stato chiamato , muovere critiche non è un esercizio esecrabile ma accusare il Papa di populismo religioso prestato alla politica mi sembra eccessivo e di dubbio gusto . Giova ricordare che Papa Francesco porta avanti una personale guerra alla mondanità , non dalla sua elezione a Pontefice , ma da quando ha risposto alla chiamata vocazionale . In ultimo mi permetta di allacciarmi alla risposta che lei ha dato al Signor Federico , nel punto in cui lo rimprovera ricordandogli che ” questa ” è casa sua ; nulla da dire sulla titolarità dello spazio , nel mio caso vorrei ricordarle che noi non ci conosciamo , che lei un bel giorno è entrato a ” casa ” mia con un sito di opinione e che io non le ho dato il permesso , ciò nonostante permetto che lei frequenti la mia ” casa ” perchè sono convinto che lei , come tutti coloro che hanno idee e argomenti , può portare un contributo di conoscenza da condividere . Cordiali saluti .

        • Piero Laporta scrive:

          Gentile Signor Gullace, ripeto per lei quanto ho scritto a un altro amico.
          “la mia lettera al Papa è una provocazione assolutamente laica. Questo non scema di un’acca i doveri del Papa se egli scende nell’agone della comunicazione di massa: o lo fa da Papa, pesando le parole e gli accenti affinché il “messaggio” sia cristallino, oppure tace.
          Ho temuto per un momento – su accorto suggerimento del mio amico Cesare Marchetti – che egli avesse fatto una traduzione grossolana del lemma spagnolo “Vergüenza” (obbrobrio); tuttavia la frase successiva «Ciò che è accaduto è un peccato davanti a Dio», non lascia spazio a dubbi che ha lanciato un sasso nascondendo la mano che in questo caso non è benedicente.
          Non è un comportamento da Papa, bensì da politico, da politico mondano, cioé attento a cogliere il favore del Mondo: è inaccettabile per un Papa e per qualunque prelato.Tanto più perché egli stesso, poche ore prima aveva condannato – giustissimamente – la mondanità in cui indulge una larga fetta del clero, e lui con loro putroppo. Nelle ultime ore tuttavia ha mutato gli accenti e questo è un buon segno. D’altronde “nisciuno nasce imparato” tanto meno un Papa. E sono ancora convinto che sarà un grande Papa”.

          Aggiungo che io non me la prendo affatto se lei non concorda con me. Non è stata questa la dirimente con Federico, bensì i suoi insulti gratuiti, il darmi del tu con iattanza volgare e altro ancora che non mette conto elencare.
          Non è il suo caso sebbene abbia cercato di farmi arrivare uno schizzo del malaccorto anatema papale: non mi si addice la vergogna perchè non ho alcun interesse materiale da difendere né sto cercando di ingraziarmi chicchessia, neppure lei, cui tuttavia sono davvero molto grato per il contributo.
          Un caro saluto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *