Solo un’alleanza Lega-M5S salverà l’Italia

M5S e Lega devono allearsi. Difficile? Certo. Lo esigono tuttavia la sicurezza  e la sopravvivenza dell’Italia. 

Il dibattito politico è polarizzato su immigrazione, leggi matrimoniali, ius soli. Tali questioni hanno determinato vittorie e sconfitte del 4 Marzo, eppure tuttora sono liquidate come “razzismo” e “populismo” dagli avversari.

[cryout-pullquote align=”left” textalign=”justify” width=”33%”]Pubblicato sul quotidiano La Verità del 9 Marzo 2018[/cryout-pullquote]

Si scoraggiano le nascite, si immettono un milione di allogeni, se ne vogliono altrettanti senza pianificare alcunché, senza alcuna politica di integrazione. Il PIL è abbattuto e la disoccupazione è parossistica dal 1992, da ventisei anni. Non è una crisi, è un dominio. Di chi?

Il 12 marzo 1992, George Soros, vicino a Paolo Gentiloni, utilizzò la tedesca Deutsche Bank e la banca Goldman Sachs, per distruggere la lira. Il “consigliere in Italia” di Goldman Sachs era Romano Prodi, al quale succedette Mario Monti, quando Prodi scese di lì a poco in politica.

Carlo Azeglio Ciampi, governatore di Bankitalia, invece di portare la parità sul marco da 750 a mille, resistette per sei mesi, bruciando 60mila miliardi di riserve dell’istituto centrale. Molti bene informati scommisero sul marco in quei sei mesi, acquistandolo a 750 lire, vedendolo apprezzare a 1000 lire a settembre; 25 per cento di plusvalore. Giunto l’euro, per acquistarlo occorsero due marchi oppure 1900 lire. Chi aveva i marchi acquistati a 750 lire nell’estate del 1992, ebbe quindi l’Euro a 1500 lire. Un affare a spese di tutti gli italiani, tranne i bene informati. Da  chi furono informati?

Oggi la convertibilità del marco in euro è aperta e lo sarà in perpetuo. Gli speculatori del 1992 possono convertire con discrezione i marchi in euro. I risparmiatori comuni invece non possono convertire le lire in euro.

All’Italia in 26 anni sono stati sottratti non meno di duemila miliardi di liquidità. Nonostante tutto si invoca lo ius soli e si dilapida il patrimonio INPS, elargendo pensioni alle famiglie di immigrati. La maggioranza degli italiani hanno capito che è una questione di vita o di morte, reagendo nelle urne. Rimane tuttavia la domanda per i politici esperti e per gli economisti come Piercarlo Padoan: perché, consapevoli delle conseguenze, avete affrontato una pesante sconfitta elettorale pur di distruggere la nostra economia? Chi sono coloro per i quali vi sacrificate?

È vero, “sacrificate” è parola esagerata. Tutte le famiglie dei politicanti di spicco, dagli anni novanta a oggi, hanno accumulato patrimoni d’assoluto rilievo europeo. Solo per fare alcuni esempi, le famiglie Prodi, Napolitano, Ciampi, D’Alema hanno patrimoni cospicui la cui consistenza è largamente consolatoria a fronte d’una batosta politica. Non di meno la domanda rimane: perché costoro vanno senza esitazione contro gli interessi degli italiani e contro la propria sopravvivenza politica?

[cryout-pullquote align=”right” textalign=”justify” width=”25%”]Carrefour, Leclerq, Auchan, Leroy Merlin, Total Elf… fanno oggi quanto i battaglioni del maresciallo Radesky fecero nel Lombardo Veneto: oppressione e di prelievo di tributi. [/cryout-pullquote]

La risposta è nei fatti. Francia e Germania tirano le fila della dominazione europea;  Parigi è la pretoriana di Berlino. I loro lacchè disarticolano l’Italia per ottenerne la definitiva sottomissione coloniale della sua industria, della produzione agricola, dello sfruttamento del suolo e del sottosuolo, del turismo, dell’immenso patrimonio culturale. Francia e Germania sono i nostri nemici principali, come i barbari nel passato recente e lontano.

Nel 1992 comperarono la dirigenza italiana. Oggi i corruttori passano a riscuotere il dovuto. Ricordiamo solo gli ultimi clamorosi fatti d’una lunga serie.

A Caen, in Francia, il 21 marzo del 2015, il governo Renzi ha ceduto alla Francia le acque più pescose al Nord della Sardegna, in cambio di nulla. Sebbene sia alto tradimento, la Francia ha ordinato, i servi hanno obbedito.

Il 5 febbraio Recep Tayyip Erdogan, presidente turco, è venuto a Roma. Ha ingiunto all’obbediente Gentiloni di ritirare la nave Saipem 12000 che esplorava i giacimenti petroliferi nelle acque territoriali di Cipro.

Il 9 febbraio la Turchia ha mandato cinque navi da guerra. La Marina Militare italiana ha risposto da par suo, continuando a imbarcare clandestini nel Mediterraneo, scaricandoli in Italia, mentre l’Esercito italiano presidia il sacro confine francese di Ventimiglia affinché i profughi non diano fastidio a Parigi. Alle esplorazioni nel mare cipriota è interessata la francese Total.

La Francia ci ha ingiunto di partecipare a un intervento militare in Niger. La ragione ufficiale è la lotta ai trafficanti di clandestini, figuriamoci. Andiamo in Niger a difendere gli interessi strategici francesi. Parigi depredano l’uranio del Niger per le centrali nucleari con le quali ci fornisce energia elettrica a caro prezzo.

Carrefour, Leclerq, Auchan, Leroy Merlin, Total Elf… fanno oggi quanto i battaglioni del maresciallo Radesky fecero nel Lombardo Veneto: oppressione e di prelievo di tributi. La loro legittimazione viene dai Trattati UE, imposti senza alternative all’Italia, graditi ai politici corrotti, difesi da una burocrazia venduta.

Ogni giorno l’Italia acquista energia elettrica prodotta nelle centrali nucleari francesi poste sui confini italiani. Ogni giorno l’Italia acquista cibo e beni di consumo nelle catene francesi. Ogni giorno l’Italia acquista carburanti nelle stazioni di servizio francesi imposte sul territorio italiano. Ogni giorno l’Italia paga 3miliardi di euro alla Francia (elaborazione fonte Istat), una montagna di miliardi, pesante come cento manovre finanziarie. È una pesante tassazione occulta, pretesa dai dominatori francesi sui dominati italiani, sotto lo sguardo benevolo della Germania, che si “contentata” di smembrare a proprio vantaggio la rete italiana delle piccole e medie industrie, in attesa di rapinare tutto quanto sia profittevole, proprio come ha fatto in Grecia.

Che cosa devono fare Lega e M5S? Devono unirsi e seppellire definitivamente il cadavere infetto del Partito Democratico. Berlusconi e Fratelli d’Italia favoriscano questa alleanza. D’altronde chiunque si porti in casa il cadavere del PD ne sarà appestato. Nel PD allignano la corruzione e la vocazione a servire Francia e Germania.

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Potresti leggere pure:

Per chi votare? Non per i kapò di Francia e Germania

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Lega e M5S superino le separazioni artefatte fra “destra” e “sinistra”, per tornare a ragionare di “interesse nazionale”. Non è necessario uscire dall’Euro o dalla Nato. È invece indispensabile unirsi, unire il paese dalle Alpi alla Sicilia, unire Lega e M5S, perché ogni richiesta che venga da oltre frontiera sia fatta pagare senza sconti, innanzi tutto a Francia e Germania. Se si comincerà molti paesi europei e africani ci sosterranno.

Se questo processo iniziasse, Di Maio e Salvini sarebbero in pericolo di vita, proprio come accadde ad Aldo Moro. Se sopravvivranno, governeranno un paese con una speranza davanti. Altrimenti, costretti alla respirazione bocca a bocca del PD, ne rimarranno asfissiati. E al Meridione, allo stremo, che ha dato fiducia a M5S, non rimarrà che la violenza, come altre volte nella sua storia. 

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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12 risposte a Solo un’alleanza Lega-M5S salverà l’Italia

  1. Renzo Romano scrive:

    L’idea mi tenta. Proviamo a ragionare partendo dalle esigenze, e quindi dalle attese, degli elettori di centrodesta e M5S: abbiamo un popolo del nord che si aspetta meno tasse, conseguenti maggiori opportunità di lavoro e di guadagno, un pololo del sud che si aspetta maggiore assistenza di ogni genere, da quella sanitaria a quella economica. Sono due “expectations” incompatibili tra loro? Se la risposta è “si”, allora fuck the PD e avanti con l’accordo; se la risposta è no, per quanto putrida possa essere l’idea, tocca al centrodestra cercare l’appoggio esterno del PD (che avrebbe tra l’altro il miraggio di potersi leccare in pace le ferite). A me sembra che tertium non datur….

  2. Armando Stavole scrive:

    Auguro vivamente che si avveri quanto Piero suggerisce per il bene della nostra bella e vituperata Italia.

  3. Franzo Bruno Statella scrive:

    Caro Piero, grazie, sempre, per le tue lucide analisi che mi sento di condividere pienamente. Un’alleanza fra Salvini e Di Maio,,non solo toglierebbe il Capo dello Stato dalla risoluzione di un rebus non facile, non solo metterebbe finalmente per un bel poco fuori gioco il PD, ma finalmente rispetterebbe un esito elettorale, che per quanto incerto di sicuro intende dire basta al modo con cui si è governato in questi lunghi insopportabili anni, ma darebbe dell’Italia sul piano internazionale l’immagine di un paese coeso, affidabile, stabile e democraticamente coerente con le scelte dei propri cittadini. Aiutiamo questi due leaders a liberarsi delle catene di un ideologismo che non serve più a nessuno, incoraggiamoli a fare una scelta coraggiosa: le condizioni in cui hanno lasciato il paese lo richiedono con urgenza.

  4. alessandro gentili scrive:

    Ancora una volta l’elettorato italiano – e il votare – ha dimostrato di essere assolutamente inutile, se non dannoso.
    Tutte le ipotesi, le previsioni, le indiscrezioni che si favoleggiano, oggi come oggi, non hanno nessun significato. Tutte potrebbero concretizzarsi, come nessuna.
    In un paese normale, sarebbero i vincitori a dare le carte. Qui, invece, è chi ha perso che si pone come ago della bilancia!
    Io sono un militare. Se le elezioni fossero, come in realtà vorrebbero essere, una “battaglia” tra parti in conflitto, sarebbe naturale che il vincitore distruggesse l’avversario e lo mettesse in condizione di non nuocergli più, o almeno per un lungo periodo. Così nei millenni della storia dell’uomo.
    Ma da noi, dopo la 2^ guerra mondiale, le elezioni da repubblica parlamentare non sono mai state una guerra, solo dei teatrini.
    Come possono i vincitori di questa disfida, centro destra e 5Stelle, avere dubbi? Sono loro che debbono allearsi e confinare il PD ( ciò che ne rimarrà con i loro soci della restante sinistra) all’opposizione.
    D’altronde,tolte le promesse che non potranno mai essere concretizzate (reddito di cittadinanza e scemenze consimili, come scemenza era il bonus da 80€!), per il resto Lega e 5 stelle hanno gli stessi obiettivi.
    Si dirà, ma chi li tiene due galli nel pollaio? Semplice, ci pensa Forza Italia. Un premier che stia bene all’Italia e alla UE, tipo Tajani, ed ai due premier in pectore una vicepresidenza del consiglio a testa e un bel ministero pure ciascuno. Poi Il resto dei ministri ripartito in proporzione tra centro destra (con maggioranza leghista) e 5 stelle.
    Così potrebbero governare 5 anni e forse anche altri 5.
    Ora si può eccepire che non andranno mai d’accordo. Può darsi, ma hanno diritto di provare. E poi chi può mai lanciare la prima pietra? IL PD? Non scherziamo. Sono anni che si stanno scannando, tramando e tradendo . . .

    • Piero Laporta scrive:

      Questa “inutilità” non la vedo proprio: basti osservare che cosa sta accadendo nel PD. In quanto al matrimonio Lega-M5S non deve necessariamente essere indissolubile e nemmeno lungo. E’ sufficiente che facciano una legge elettorale decente, si torna alle urne e si finisce di spazzare via i rifiuti della storia, di qualunque versante siano.

  5. alessandro gentili scrive:

    Grazie, caro Piero, per i Tuoi appassionati interventi che spero che possano ispirare qualcuno tra coloro che decideranno. Io condivido ciò che argomenti, con qualche specifica.
    Ancora una volta l’elettorato italiano – e il votare – ha dimostrato di essere assolutamente inutile, se non dannoso.
    Tutte le ipotesi, le previsioni, le indiscrezioni che si favoleggiano, oggi come oggi, non hanno nessun significato. Tutte potrebbero concretizzarsi, come nessuna.
    In un paese normale, sarebbero i vincitori a dare le carte. Qui, invece, è chi ha perso che si pone come ago della bilancia!
    Io sono un militare. Se le elezioni fossero, come in realtà vorrebbero essere, una “battaglia” tra parti in conflitto, sarebbe naturale che il vincitore distruggesse l’avversario e lo mettesse in condizione di non nuocergli più, o almeno per un lungo periodo. Così nei millenni della storia dell’uomo.
    Ma da noi, dopo la 2^ guerra mondiale, le elezioni da repubblica parlamentare non sono mai state una guerra, solo dei teatrini.
    Come possono i vincitori di questa disfida, centro destra e 5Stelle, avere dubbi? Sono loro che debbono allearsi e confinare il PD ( ciò che ne rimarrà con i loro soci della restante sinistra) all’opposizione.
    D’altronde,tolte le promesse che non potranno mai essere concretizzate (reddito di cittadinanza e scemenze consimili, come scemenza era il bonus da 80€!), per il resto Lega e 5 stelle hanno gli stessi obiettivi.
    Si dirà, ma chi li tiene due galli nel pollaio? Semplice, ci pensa Forza Italia. Un premier che stia bene all’Italia e alla UE, tipo Tajani, ed ai due premier in pectore una vicepresidenza del consiglio a testa e un bel ministero pure ciascuno. Poi Il resto dei ministri ripartito in proporzione tra centro destra (con maggioranza leghista) e 5 stelle.
    Così potrebbero governare 5 anni e forse anche altri 5.
    Ora si può eccepire che non andranno mai d’accordo. Può darsi, ma hanno diritto di provare. E poi chi può mai lanciare la prima pietra? IL PD? Non scherziamo. Sono anni che si stanno scannando, tramando e tradendo . . .

  6. alessandro gentili scrive:

    Grazie, caro Piero, per i Tuoi appassionati interventi che spero che possano ispirare qualcuno tra coloro che decideranno. Io condivido ciò che argomenti, con qualche specifica.
    Ancora una volta l’elettorato italiano – e il votare – ha dimostrato di essere assolutamente inutile, se non dannoso.
    Tutte le ipotesi, le previsioni, le indiscrezioni che si favoleggiano, oggi come oggi, non hanno nessun significato. Tutte potrebbero concretizzarsi, come nessuna.
    In un paese normale, sarebbero i vincitori a dare le carte. Qui, invece, è chi ha perso che si pone come ago della bilancia!
    Io sono un militare. Se le elezioni fossero, come in realtà vorrebbero essere, una “battaglia” tra parti in conflitto, sarebbe naturale che il vincitore distruggesse l’avversario e lo mettesse in condizione di non nuocergli più, o almeno per un lungo periodo. Così nei millenni della storia dell’uomo.
    Ma da noi, dopo la 2^ guerra mondiale, le elezioni da repubblica parlamentare non sono mai state una guerra, solo dei teatrini.
    Come possono i vincitori di questa disfida, centro destra e 5Stelle, avere dubbi? Sono loro che debbono allearsi e confinare il PD ( ciò che ne rimarrà con i loro soci della restante sinistra) all’opposizione.
    D’altronde,tolte le promesse che non potranno mai essere concretizzate (reddito di cittadinanza e scemenze consimili, come scemenza era il bonus da 80€!), per il resto Lega e 5 stelle hanno gli stessi obiettivi.
    Si dirà, ma chi li tiene due galli nel pollaio? Semplice, ci pensa Forza Italia. Un premier che stia bene all’Italia e alla UE, tipo Tajani, ed ai due premier in pectore una vicepresidenza del consiglio a testa e un bel ministero pure ciascuno. Poi Il resto dei ministri ripartito in proporzione tra centro destra (con maggioranza leghista) e 5 stelle.
    Così potrebbero governare 5 anni e forse anche altri 5.
    Ora si può eccepire che non andranno mai d’accordo. Può darsi, ma hanno diritto di provare. E poi chi può mai lanciare la prima pietra? IL PD? Non scherziamo. Sono anni che si stanno scannando, tramando e tradendo . . .
    Ah! Stanno cercando in molti, imitando niente meno che DI MAIO, di accreditare l’idea che dal voto del 4 marzo sia nata la terza repubblica. Vorrei ricordare che quelli che hanno la 3^, la 4^ e la 5^ repubblica hanno usato queste denominazioni solo dopo aver cambiato le costituzioni, non dicendo parole al vento. Ma anziché continuare con inutili ritualità che si ripetono da 70 anni, non sarebbe ora che si facesse l’unica riforma necessaria? Rifare la costituzione e cercare di avere un governo che governa? Come la Francia, ad esempio. Perché in Francia, il governo governa! Dal 1958, mai un governo è durato meno di 5 anni!
    Noi che siamo la patria, il faro del diritto e che siamo capaci di copiare solo i modelli degli altri (il processo penale, lo jus soli, ecc), perché non copiamo un modello che funziona, una volta tanto?

  7. Massimo Minciaroni scrive:

    Entrato l’euro nessuno ha avvertito i consumatori,come invece avvenuto in altri Paesi nord-europei.Il risultato:un kg. di banane che costava 1600-1700 lire,DOPO,era venduto a 2,5 euro.Grazie a quelli elencati sopra!

  8. oscar scrive:

    Se Salvini e Di Maio tengono duro si tornerà a votare? E chi ci guadagnerà?
    Sicuramente Salvini!
    Perché?
    Perché i 5S avranno mostrato tutta la loro inesperienza, ingenuità e – perché no – inaffidabilità.
    La gente non capirebbe come mai i due vincitori delle elezioni, con un programma quasi identico in tutti i punti, non siano riusciti a trovare un accordo. Qualcuno potrebbe supporre l’esistenza di protagonismi volti all’affermarsi di posizioni personali di potere. Di Maio ci deve pensare! … e anche Salvini:
    Ma insomma ci vogliamo liberare o no di questi boiardi che hanno distrutto il paese?
    Il PD si è spento. Ma nessuno dimentiche che la brace cova sotto la cenere e l’incapacità altrui potrebbe essere la benzina di una rinascita.
    I due vincitori consultino le rispettive basi e scopriranno che l’alleanza è voluta e benedetta da tutti i loro elettori.
    Naturalmente – Piero – sottoscrivo tutto della tua analisi.

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