Mafia Capitale? È la politica

marinoL’ordinanza del GIP che ha dato il via agli ultimi arresti per Mafia Capitale [clicca qui] . Leggetela e decidete voi se il sistema è marcio oppure no.
Mafia Capitale? Macché! E’ politica, è “la politica”. Non fatevi fuorviare dalle cronache tivvù e stampate, il solito beverone tossico: sono pochi corrotti, la politica è in maggioranza sana, il sistema funziona perché dopo tutto sono stati scoperti.
Guarda caso è la tesi spacciata dallo Smargiasso fiorentino: c’è una politica buona da una parte e i corrotti dall’altra. Solo con questi bisogna essere inflessibili senza cadere nel giustizialismo. Farebbe ridere se non fossero criminali mistificazioni della realtà. Basti a dimostrarlo che non un solo filone di indagine, della enorme mole di lavoro svolta da magistrati e polizie, non uno solo è stato mai innescato da inchieste interne al sistema associativo a delinquere di partiti + sindacati + cooperative.
[cryout-pullquote align=”left” textalign=”justify” width=”33%”]Le due ordinanze del GIP puoi scaricarle da qui
La prima ordinanza di dicembre 2014
La seconda ordinanza di giugno 2015
[/cryout-pullquote] Da quando la giostra è iniziata, anni ’90, le risorse sottratte alle famiglie, alle imprese, alla cultura, alla scuola, alla sanità per dirottarle verso la “risorsa” immigrati è una montagna di miliardi di euro. Se i denari fossero stati impiegati a dovere, quei poveri disgraziati non sarebbero gli sbandati che sono, a oltraggiare le nostre città, non per colpa loro ma per il sistema marcio che è corso ad accoglierli in mare proprio per sfruttarli come risorsa.
Ricordate il grido del pifferaio da Lampedusa:”Vergogna!
Adesso sappiamo che devono vergognarsi i suoi compari, quelli del braccio romano di Comunione e Liberazione, quelli che più d’altri si spesero durante il pre conclave di marzo 2013 per farlo eleggere. 
Questi immigrati sono certamente una “risorsa” per l’associazione a delinquere di partiti + sindacati + cooperative.

A dispetto delle prediche alcoliche di Berlusconi, se non vi fossero stati magistratura e polizie, il sistema dei maiali avrebbe avuto mano libera a saccheggiare le risorse del paese.
In Italia la pubblica amministrazione è composta da 10.200 “centri di spesa”, che appaltano, acquistano, distribuiscono, investono sotto la sorveglianza del potere politico, la sorveglianza del boss sulla banda.
Ora si vuol far passare l’idea che di questi 10.200 soggetti solo la mezza dozzina di coinvolti nell’inchiesta “Mondo di Mezzo” sono i cattivi tutti gli altri sono i buoni, fino alla prossima inchiesta della magistratura. Intanto però il sistema continua a essere inemendabile, sebbene il sindaco capitolino Ignazio Marino rivendichi una verginità da tempo invece perduta nel bordello della politica.
Questa vicenda è emblematica del “sistema Italia” fatto di partiti e corruzione, di immunità e tutele. Emanuela Claudia Bugitti, faccia da casalinga, aspetto ordinario, fu una terrorista delle Brigate Rosse negli anni ’80. Nell’appartamento da lei affittato a Jesolo alloggiarono i sicari dell’ingegnere Sergio Gori, direttore del Petrolchimico di Marghera, e il dottor Alfredo Albanese, vicecapo della Digos veneziana. Conobbe Salvatore Buzzi in galera, dov’egli fu detenuto per una condanna a 20 anni di carcere per omicidio, scontata a metà, neanche a dirlo.
Nessuno dei due fece la galera che doveva. Buzzi, laureatosi nel 1983, fondò la “29 giugno” e la iscrisse alla Lega delle Cooperative. La Bugitti ne divenne in seguito presidente e fu anche a capo della Commissione pari opportunità della Legacoop Lazio. Una disoccupata che non sia stata terrorista ha avuto le sue stesse opportunità? 
Un sodalizio di due criminali, uno di destra e l’altra di sinistra, che trovano credito politico senza problemi sui due versanti. Non è affatto cosa di cui stupirsi. Questa è corruzione del sistema, prima ancora che delle persone. E Sergio Mattarella continua con le sue inutili omelie.
Chi voglia sincerarsi della corruzione del sistema, si legga le due ordinanze e vedrà che la commistione destra-sinistra è così profonda e articolata, da non lasciare spazio a dubbi: è un sistema collaudato di finanziamento occulto della politica e arricchimento dei delinquenti che la controllano. Gli arrestati sono organici a tale sistema.
Chi lo neghi, ci dica se sa qualcosa circa i 7miliardi sottratti al Monte dei Paschi di Siena.
Questo sistema non è più autoemendabile. La chiamano “democrazia”, è solo un’associazione a delinquere.

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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9 risposte a Mafia Capitale? È la politica

  1. Armando Stavole scrive:

    A prescindere che i sistemi vengono generati sempre dagli uomini e non viceversa, acque piu’ o meno inquinate esistono un po’ ovunque. Cio’ non toglie che la nostra e’ una delle piu’ sporche. Quei dieci comandamenti sono largamente disattesi dalla gran parte di noi, lo vogliamo ammettere o no! Se poi guardiamo ai massimi sistemi, allora il gioco e’ in mano a pochi baroni ladri a livello mondiale. Ma se l’individuo non matura la necessita’ di essere migliore, come potra’ esserlo una comunita’ e cosi’ via in crescendo? Utopia? sara’! ma non vedo altra via.

  2. Sigmund scrive:

    “Questa vicenda è emblematica del “sistema Italia” fatto di partiti e corruzione, di immunità e tutele.” No, non è emblematico del sistema Italia è emblematico del sistema mondo. Non credo che ciò accada solo da noi, accade ovunque. Non facciamo il solito gioco per cui sembra che il marcio sia solo qui, mentre dalle altre parti esiste il paradiso in terra, la corruzione e il ladrocinio sono ovunque e ciò nondimeno non è motivo di cui potersi rallegrare anche se il male è comune.

    • Piero Laporta scrive:

      La corruzione italiana è più marcata e visibile poiché è l’effetto della “madre di tutte le corruzioni”, la dipendenza dall’estero. Con la fine della democrazia, a partire dalla morte di Aldo Moro, sempre più visibilmente i vertici di governo hanno un potere proconsolare, cioé delegato – dunque prezzolato – soprattutto dagli USA e, negli ultimi tempi, reputerei plausibile anche l’azione di soggetti non statali, come i potentati finanziari; Soros ebbe parte attiva, non dimentichiamolo, nella speculazione contro la lira del 1992-1993 e nel ricambio, chiamiamolo così, della classe politica dirigente.
      Un governo designato dall’estero, un presidente della repubblica che entra nel Quirinale solo se accompagnato dalle presenze giuste, sono la radice d’una condizione corrotta da cui discende tutto, persino – e non è un paradosso – l’invasione di Carrefour, Auchan, Leclerc, Total e Elf, che sono una gabella di cui qualcuno è riconoscente alle autorità che lo hanno consentito. Ed è solo un esempio fra tanti.

  3. Giovanni scrive:

    E che debbo dire. Il solito articolo serio e documentato che ti fa ancor più demoralizzare.

  4. Mauro scrive:

    La Storia risolve sempre le sue crisi, di solito in mezzo a fiumi di sangue. Del sangue peggiore: quello della guerra civile. Finirà così? Nord e Sud, tra l’altro, stanno nuovamente divergendo a ritmi accelerati. Qui a Milano molti, nella borghesia, da tempo riampiangono l’onestà e l’ordine amministrativo teresiano. Se siamo l’angolo più ricco e produttivo d’Italia, e quello tutto sommato ancora oggi amministrato meno peggio, lo dobbiamo in larga misura ai compari del troppo vituperato Radetzky. E comincio anch’io a essere nostalgico delle divise bianche…

    • Piero Laporta scrive:

      Esatto, ma non nel senso che intendo. Il dato distintivo delle regionali appena trascorse è stato quello più taciuto: contrapposizione fra pessimo nord e ottimo sud. Cioé Berlusconi, Renzi, Bersani, Bindi da un lato e, sull’altro versante, De Luca e Emiliano. La divaricazione comunque c’è ed è crescente. La secessione, così continuando, partirà tuttavia da Sud.

  5. Sigmund scrive:

    Per leggere più di 400 pagine ci vuole tempo e forse uno scoprirebbe solo i nomi di quell’acqua calda che è sempre la stessa.
    Per par condicio è il caso di ricordare che il sistema non è solo quello di Roma o solo italiana, come qualcuno vorrebbe far credere, la questione è globalizzata, come tutto il resto.
    Una sola differenza, in mafia capitale sembra di avere a che fare con accattoni che si accontentano di poco, ma se guardiamo intorno la mucca più grossa da mungere è quella relativa all’emergenza “riscaldamento globale”…
    Invece di arrabbiarci tanto nei confronti di quattro accattoni nostrani sarebbe meglio andare a capire cosa hanno in testa in termini di ruberie i grandi guru del riscaldamento globale che si riuniranno tra non molto proprio per decidere come derubare interi popoli e nazioni.
    Roma non è la capitale mafiosa del ladrocinio sulle emergenze è solo quella su cui si puntano i riflettori, perché non allargare i riflettori e mostrare al mondo cosa diventa l’umanità quando dimentica che alla base dell’agire civile ci sono i dieci comandamenti biblici? Comandamenti che sono stati accantonati su larga scala a partire dagli USA dove sono intervenuti i giudici della Corte Suprema per bandirli dalla società.
    Non è con leggi e decreti dei Parlamenti che si riporta la politica e la società a comportarsi in maniera onesta, ma con il ripristino delle regole scritte in quei dieci comandamenti eterni che sono il minimo comune denominatore del vivere civile. Tutto il resto è solo aria fritta.

    • Piero Laporta scrive:

      “Non è con leggi e decreti dei Parlamenti che si riporta la politica e la società a comportarsi in maniera onesta, ma con il ripristino delle regole scritte in quei dieci comandamenti eterni che sono il minimo comune denominatore del vivere civile. Tutto il resto è solo aria fritta.”
      Parole da scolpire.

  6. Fedro scrive:

    Solo una cosa: il pifferaio non a Pantelleria. Ma nella disgraziata Lampedusa. Per il resto, più che Oltrelanotiza questo sito andrebbe chiamato La verità, madre del bene.

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