LA MASSONERIA O IL PIATTO DI LENTICCHIE?

L‘articolo che invita – e rinnovo l’invito – a sospendere l’8×1000 alla Chiesa cattolica fin massoneriaquando Bertone, Bagnasco e Vian non andranno via, scatenò un piccolo putiferio, con fraseggi alquanto vivaci, costringendomi a censurare più d’uno delle opposte fazioni.

Mano a mano che la satanica dittatura senza volto prende piede, smarriamo anche il gustolenticchie della discussione in libertà, se persino i cattolici sibilano “massone” con lo stesso intento di taluni illuministi, quando ti apostrofano “fascista” o “antisemita”: grimaldelli lessicali coi quali tentano di scardinare i fatti che la controparte richiama.  Contro i fatti, dissero gli antichi padri, non valgono gli argomenti.

Quando gli argomenti difettano, si adoperano grimaldelli come “massone”, “fascista” o altri più intelligenti (ho trovato davvero delizioso quel “sopra le righe e quindi poco digeribile” della cara Dina Nerozzi) per eludere l’oggetto del contendere.

Affrontiamo dunque di petto la domanda: sono io massone? Risposta: sì, da sempre. Ebbene, che cosa è mutato nella sostanza del mio precedente articolo? Mi si può contestare un dato falso? 🙂 No. Ho caricato le tinte sul consigliere di Goldman&Sachs, Mario Monti? 🙂 No, anzi, le ho sbiadite.

Purtroppo per i miei antagonisti, non sono mai stato massone, non ho maitrilateral “bussato” ad alcuna loggia; non ho e non ebbi mai tessere di partito o di associazioni ispirate in qualche modo alla politica. 🙂 🙂 🙂

Fra i miei amici vi sono anche massoni, ma come tutti gli altri miei cari amici, dalle più disparate provenienze, oltre a essere persone degnissime – decisamente più degne dei figuri che ispirarono questo pezzo – sanno bene che sono innanzi tutto una persona che si sforza di essere libera. E liberamente sono cattolico convinto, praticante e sofferente; sento mia ogni sillaba del Credo, ma non appartengo ad alcuna conventicola e neppure ad alcun movimento o associazione cattolica, sebbene apprezzi tutte quelle riconosciute dal Santo Padre, il cui sacro magistero è da difendere a costo della vita; il suo sacro magistero, non i mercimoni di chi lo circonda. Sono altrettanto convinto che il Vicario di Cristo commetterebbe uno spaventoso errore quando sprofondasse nell’agone politico, ponendosi al livello di quanti affermano invece di salire in politica, avendo essi cognizione di ascendere momentaneamente dagli inferi dove sono di casa.

Intendiamoci, la critica contro di me è liberissima, anzi l’apprezzo come un segno di attenzione, quando propongo a tante persone degli articoli che nessuno mi chiede; non posso quindi attendermi che tutti condividano tutto. La libertà di critica è tuttavia biunivoca: la subisco e anche la rivendico.

massoneria_monti

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Trovo quindi curioso 🙂 che si lasci intendere la presenza della massoneria dietro il mio articolo da taluni consapevoli che Mario Monti, con la triplice tessera Goldman Sachs, Bilderberg e Trilateral, officia i riti più esclusivi e alti del Pianeta, ben oltre e al di sopra d’ogni massoneria, i cui obiettivi sono antitetici ai declamati “valori non negoziabili”.

In questa penombra, ogni agguato è possibile; non è tuttavia accettabile l’espediente del “male minore”, specie da chi ha scritto pregevoli libri per denunciare gli obiettivi nefasti che perseguono le organizzazioni da cui Mario Monti proviene. Non ci credete? Andate sul sito di Goldman Sachs. “Male minore” inoltre risveglia un relativismo che presumevamo sepolto dopo l’omelia al Sacro Collegio alla vigilia dell’ultimo Conclave.

Insomma, le oblique argomentazioni oppostemi non sono solo infondate, ancor più sono fuorvianti poiché il punto non è il sostegno o l’avversione a Mario Monti. Quand’anche costui fosse il migliore dei politici possibili – qualche dubbio è tuttavia lecito – sarebbe comunque inaccettabile che la “mia” Chiesa gli danzi intorno come Salomé dianzi al Tetrarca, come non avvenne mai, mai, neppure ai tempi della DC.

Questa porzione infetta di Chiesa è la stessa che non ha offerto alcuna consolazione ai poveretti suicidatisi per l’insostenibilità delle tasse. Basti questo per marcare una vergogna che rimarrà scolpita.

Le dichiarazioni di Bagnasco e la prostituzione politica dell’Osservatore Romano dissipano così 2mila anni di storia della Chiesa, mai piegatasi così oscenamente al potere temporale.

stom_matthias_506_esau_and_jacobNon è dunque questione di dualismo Monti-Berlusconi (colui che mi attribuisce simpatie per il Cavaliere non sa di che cosa parla e basterebbe leggesse un post di questo blog). Il punto irrinunciabile è che nessuno può permettersi di schierare politicamente la mia Chiesa a favore o contro un politico, minando l’autorità del Papa, entrato proprio in questi giorni nel cast delle marionette “facce di gomma” di Sky TV. È colpa della massoneria o di chi svende la credibilità e l’autorità del Pontefice?

Orbene, poiché sotto questi strati di letame non c’è che la sollecitazione satanica del denaro, mancando ogni altra sensibilità e ogni rispetto per il popolo di Dio, non può che esserci una sola risposta: no 8×1000 finché tali figuri non siano cacciati via. A chi dare sostegno economico? Ai mssionari, agli ordini questuanti e ai sacerdoti – ce n’è tanti – che si spendono per i fedeli; dare loro contributi generosi, direttamente nelle loro mani, lasciando al loro destino i porporati che fanno cantare  il gallo a tutte l’ore del giorno e della notte, vendutisi per un piatto di lenticchie avvelenate.

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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19 risposte a LA MASSONERIA O IL PIATTO DI LENTICCHIE?

  1. Roberto Buffagni scrive:

    Risulta di sorprendente attualità, per comprendere meglio la situazione di oggi, l’ultima opera del grande pensatore russo ortodosso Vladimir Solovev, “Tre dialoghi e racconto dell’anticristo” (ultima edizione italiana Vita e Pensiero 1995), grande amico e consigliere di Dostoevskji, che per tutta la vita operò per la riconciliazione delle Chiese cristiane. Ricordando le parole profetiche sull’anticristo del filosofo russo, il Cardinale di Bologna G. Biffi ha detto: “Soprattutto è stupefacente la perspicacia con cui Solovev descrive la grande crisi che colpirà il cristianesimo negli ultimi decenni del Novecento, crisi che Soloviev vede come l’Anticristo che riesce a influenzare e a condizionare un pò tutti, quasi emblema, ipostatizzazione della religiosità confusa e ambigua di questi nostri anni. L’Anticristo un sarà ‘convinto spiritualista’, un ammirevole filantropo, un pacifista impegnato e solerte, un vegetariano osservante, un animalista determinato e attivo”. E ancora, ironizzava il Cardinale Biffi, quell’Anticristo sarà “anche un esperto esegeta: la sua cultura biblica gli propizierà addirittura una laurea honoris causa a Tubinga. Soprattutto, si dimostrerà un eccellente ecumenista, capace di dialogare ‘con parole piene di dolcezza, saggezza ed eloquenza'”.
    Aggiungo, per chi non avesse letto il racconto di Solovev, che il suo Anticristo è anche il presidente, universalmente acclamato, degli Stati Uniti d’Europa.
    E il Card. Biffi continuava così: “Verranno giorni, ci dice Solov’ëv, quando nella cristianità si tenderà a risolvere il fatto salvifico, che non può essere accolto se non nell’atto difficile, coraggioso, concreto e razionale della fede, in una serie di “valori” facilmente esitabili sui mercati mondani. Da questo rischio dobbiamo guardarci. Anche se un cristianesimo che parlasse solo di “valori” largamente condivisibili ci renderebbe infinitamente più accettabili nei salotti, nelle aggregazioni sociali e politiche, nelle trasmissioni televisive, non possiamo e non dobbiamo rinunciare al cristianesimo “di Gesù Cristo”, il cristianesimo che ha al suo centro lo “scandalo” della croce e la realtà sconvolgente della risurrezione del Signore.”

    • Piero Laporta scrive:

      Sono proprio lieto di aver aperto questo sito. Grazie a Dio e grazie a quanti ci seguono, con tutto il cuore.
      Torniamo a noi. I fenomeni sociali, come sapete, sono caratterizzati da tendenziale gradualità unidirezionale, direi inerziale, quella che in statistica si dice “trend”.
      Possiamo provare a spiegarlo con unn esempio. Un mio amico chiese a un colonello inglese, molto british e dalle abitudini molto british, perché mai si fosse ritirato nel Chiantishire. Risposta:”Prima di Oscar Wilde l’omosessualità in G.Bretagna era esecrata; dopo Oscar Wilde fu tollerata; oggi è motivo di privilegio; sono venuto via prima che divenga obbligatoria”.
      Non mi stupirei se qualcuno volesse leggere in queste parole solo una sorta di confessione involontaria d’una omosessualità reporessa. Ammesso e non concesso che ciò sia, non cambierebbe nulla nella forza del rimpianto di quel britannico per una società strutturata su valori oramai in via di disintegrazione. Dacché conobbi abbastanza quello che gira intorno al Tamigi, non mi stupisco della sortita di quel colonnello. Al di là di questa considerazione, l’omosessualità obbligatoria è già una realtà di fatto lsaddove le adozioni sono permesse agli omosessuali.
      La repressione arriverà dalle istituzioni “democratiche” e più presto di quanto immaginiamo. Il Presepio gradito da mia madre, è stato gradualmente ostacolato, poi tollerato fino a qualche anno fa. Da quest’anno è stato bandito ovunque nelle vetrine e nei centri commerciali, rimanendo relegato solo in alcune famiglie e nelle chiese, non in tutte. Ben presto sarà proibito. Il divieto arriverà sotto forma di regolamento della UE e i paesi membri saranno costretti a irradiare nei loro ordinamenti proibizioni conseguenti. Tutto, beniteso, in nome della libertà.

      • Francesco Gardini scrive:

        …e le avvisaglie di tutto questo si sono già palesate in Europa, a volte giustificate in base a un non richiesto e pretestuoso sentimento di “rispetto” verso altre religioni, verso i mussulmani ad esempio, che nemmeno hanno mai preteso nulla del genere al di fuori dei loro paesi. Ricordo ancora le reazioni stupefatte e incredule di molti mussulmani quì da noi quando anche per queste non richieste “gentilezze” nei loro confronti si discuteva di togliere i Crocefissi da scuole ed edifici pubblici. Nessun mussulmano si è mai sentito offeso in terra nostra dai nostri simboli. E un non credente? Beh, c’è chi dice che un crocefisso potrebbe creare qualche problema ad un vampiro 😉 Ah ma forse questa è la ragione per la quale il mondo anglosassone si è sempre scagliato contro la Chiesa, la casa del Crocefisso. L’Inghilterra, che è uno dei grandi vampiri della finanza e si è tenuta ben al di fuori dalla questione euro, sta ora succhiando in tutta comodità il sangue dell’Europa, nutrendo la sua parassita economia finanziaria con il sangue dei bovini europei. Beh, magari con un paio di altri vecchi vampiri e l’avvallo di un demente, si è recentemente nutrita pure del sangue vero di molti libici. Sempre tutto, beninteso, in nome della libertà.

  2. Ghilgamesh scrive:

    Pienamente in accordo con il tuo articolo. La chiesa cattolica vuole la povertá delle moltitudini così da riaffermare il proprio potere in maniera sempre meno occulta. Vogliono imporre il nuovo paradigma sociale. Tra 50 anni chi ricorderá come sono veramente andate le cose se costoro determineranno l’agenda dei prossimi 10 anni?
    Condivede le informazioni é la vera rivoluzione perché ogni singolo Uomo, cambiando punto di osservazione, determina de facto un cambiamento decisionale. Grazie dunque per i tuoi articoli illuminati e illuminanti (senza alcun riferimento massonico).

    • Piero Laporta scrive:

      Bagnasco, Bertone e Vian sono una porzioncina della Chiesa cattolica, non sono affatto “la Chiesa cattolica”, che è composta da centinaia di milioni di religiosi e laici, pronti a ogni sacrificio per la Fede e il bene comune. Quella triplice cisti, per quanti guasti faccia, non cancellerà la profezia “Non Praevalebunt” che da 2mila anni guida la navicella di Dio nelle peggiori tempeste.

      • Ghilgamesh scrive:

        Una porzioncina in termini numerici ma guarda caso posta ai vertici della piramide dell’istituzione. Gesú non era certo un componente del sinedrio.

        • Piero Laporta scrive:

          Se non vuoi comprendere…

        • Francesco Gardini scrive:

          Da parecchi anni ormai è diventata più che evidente l’esistenza di un attacco concertato alla Chiesa cattolica.
          Il focolaio iniziale di questo attacco si è sviluppato principalmente nel mondo anglosassone dove è sempre stato latente.
          La panzana sulle dimensioni del fenomeno dei preti pedofili non è che il più incredibilmente stupido e ridicolo di questi attacchi. La porzioncina ai vertici della piramide? Ma è naturale, è fisiologico che ai vertici delle istituzioni, e non solo di quella ecclesiastica, ci sia una maggior concentarzione di loschi figuri, sveglia! La sete di potere non anima certo i santi! 😉
          L’acrimonia e l’odio con cui certi ambienti e certa stampa si lanciano continuamente contro la Chiesa cattolica nel suo insieme,
          facendo di ogni erba un fascio, ingigantendo gli errori di pochi, se non inventando con fervida fantasia, e ignorando incredibilmente quanto c’è di buono e tutto il lavoro e la dedizione con cui la maggior parte dei cattolici impegnati, siano essi uomini di Chiesa o laici nel volontariato, continuano a perseguire i loro ideali cristiani senza alcun tornaconto personale.
          Perchè si vuole distruggere tutto questo? Perchè la Chiesa cattolica fa così paura ai grandi poteri del nostro pianeta?
          Forse i poteri forti e il dio denaro non possono tollerare l’esistenza di un principio universale al di sopra di loro, la dignità della persona umana in quanto tale che solo la Chiesa si ostina a mettere al di sopra di loro.
          Un altra nemica da combattere e distruggere è la famiglia, quella vera, il mattone fondamentale della società. La Chiesa cattolica è rimasta l’unico vero difensore dei valori della famiglia.
          Noi tutti dovremmo essere ridotti a “paria”, semplici e innocui schiavi senza dignità, senza identità se non il numero di codice fiscale, e senza diritto di pensare, microscopici ingranaggi di una assurda e immensa macchina dedita solo a sfruttare noi stessi e le risorse dellla Terra in funzione di una ristretta oligarchia di menti malate assetate di denaro e potere. Denaro e potere che questi sordidi affamatori dell’umanità non sanno di non poter portare con loro dopo la morte. La morte se li prenderà anche loro, poveri idioti.

          • Piero Laporta scrive:

            Le sono davvero grato per questo intervento e le prometto di tornare su questo tema. Le questioni che lei ha toccato sono nei gangli vitali della nostra esistenza e, iniziando a trattarle, ho rischiato di perdere l’amicizia di persone adamantine, oneste e ben più preparate di me. La difesa della Fede può spaccare persino le famiglie, figuriamoci una Chiesa nella quale oggi le zone d’ombre, sebbene di gran lunga minori a quelle illuminate dalla Sua luce, sembrano espandersi incessantemente. Occorre, a mio avviso, parlare chiaro, ma è necessaria anche molta carità; dopo tutto, il male, come diceva GPII, divora se stesso; il problema è che nel frattempo infligge sofferenze che si sarebbero potute evitare.

  3. Rinaldo Sorgenti scrive:

    Grazie per questa illuminante riflessione. Da condividere con molti.
    Il momento è alquanto delicato e l’approfondimento indispensabile per non cadere nelle illusioni che ci propongono questi messia.

  4. dina scrive:

    Caro Piero,
    preferisco non continuare il discorso in chiave polemica, ma desidero spostare l’attenzione sulla facciata della basilica di San Pietro dove si vede che gli apostoli attorno al Cristo sono sempre dodici, è presente anche quello che ha tradito. Nella chiesa sono presenti anche i traditori, ma la sua sopravvivenza nel corso dei secoli è la prova che è sotto una tutela più grande di quella fornita da fragili uomini. Anche Napoleone aveva in animo di distruggere la chiesa cattolica e gli fu risposto che se in quell’incombenza non erano riusciti gli stessi prelati ben difficilmente ci sarebbe riuscito l’imperatore dei francesi. Ciò premesso, anch’io credo che sia più utile aiutare chi conosciamo direttamente piuttosto che passare attraverso la burocrazia di qualsiasi genere.

  5. roberto scrive:

    condivido pienamente in linea di principio l’articolo ma purtroppo la stragrande maggioranza della gente comune si ferma a leggere solo il titolo dell’articolo e lo bolla come la solita diceria sugli affari segreti di Bertone, Bagnasco & co. E mi chiedo (come molti altri) quando verrà qualcuno che, magari in un servizio tv come REPORT, ci faccia capire veramente quali sono questi “affari loschi”. Grazie comunque agli autori che con coraggio sollevano questi granelli di polvere.

  6. frairtuck scrive:

    Ancora un’arguta e limpida dissertazione, complimenti! Non c’è nulla da aggiungere.
    Ho sempre dato il mio 8×1000 alla Chiesa, non sono un praticante ma ho un rispetto grandissimo per la parte autentica di questa istituzione. Tolto il letame di certe gerarchie, eh sì, gli oscuri interessi e la sete di potere purtroppo hanno sempre la meglio nella scalata ai poteri, la gran parte di essa è forse l’unica istituzione al mondo a mantenere quei nobili principi universali che pongono ancora la dignità dell’uomo al primo posto nella scala dei valori. La dignità di qualsiasi persona, sia essa un emerito luminare, un povero disgraziato, un disabile, è la stessa. Il rispetto che si deve a chi soffre, l’impegno per alleviare le pene e portare aiuto e conforto sono ancora oggi la caratteristica a me più evidente degli uomini della Chiesa.
    Quest’anno però l’8×1000 NON lo darò alla Chiesa. E’ vero, ci sono mille altri modi per dare il proprio contributo direttamente a chi nella Chiesa dedica la propria vita agli altri.

  7. Elio Paoloni scrive:

    Elargire direttamente a missionari, ordini questuanti e sacerdoti (aggiungo suore) è sempre una buona pratica.

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