Ignazio Marino? E daje!…

ignazio marinoIgnazio Marino dimostri la falsità delle accuse a proposito delle multe non pagate oppure Ignazio Marino vada via. 

Non ci sono altre vie d’uscita, anzi poiché lo accusano di aver mentito a proposito della “manipolazione del sistema informatico”, denunciata dal primo cittadino in procura, è indispensabile che Ignazio Marino denunci i suoi accusatori per calunnia, dacché mettono in dubbio la genuinità del suo esposto alla magistratura. L’articolo apparso stamane su Il Fatto Quoridiano non consente scelte di comodo per Ignazio Marino. Un atto di chiarezza è assolutamente dovuto. Basti leggere questo passo dell’articolo de Il Fatto, per comprendere che non si può attendere oltre un chiarimento, in un verso o nell’altro.
[cryout-pullquote align=”right” textalign=”justify” width=”25%”]clicca qui per saperne di più[/cryout-pullquote]«Nessun atto di manipolazione, nessun caso di pirateria informatica”. Nuovo colpo di scena nella polemica sulle otto multe elevate alla Panda rossa del sindaco di Roma, Ignazio Marino, per l’accesso senza permesso alla Ztl del centro storico e sull’ipotesi di una “manipolazione del sistema informatico” denunciata dal primo cittadino. A fornire una nuova versione sul caso è Andrea Augello, senatore di Ncd e braccio destro dell’ex sindaco Gianni Alemanno, lo stesso che nei giorni scorsi aveva presentato un’interpellanza parlamentare al ministro dell’Interno Angelino Alfano sulle presunte multe “congelate e non pagate” da Marino. »

Non è accettabile che il primo cittadino della Capitale sia un magliaro. Non è accettabile che si accusi il primo cittadino della Capitale di essere un magliaro, se le accuse sono senza fondamento.
La politica deve comprendere che l’aggettivo “integerrimo” non è un optional da sbandierare o cancellare, in sintonia con le proprie convenienze personali. questo deve comprenderlo anche Ignazio Marino. Tale spettacolo da pagliacci che arriva dal Campidoglio, da chiunque sia stato cagionato deve cessare e i responsabili sanzionati senza nessuna pietà.
Con tutti i soldi che la politica sottrae al nostro benessere non può permettersi di imporci pagliacciate indegne del peggiore avanspettacolo, la cui visione ci è imposta  prezzo di un biglietto che avremmo fatto a meno di pagare. Chiunque cada sia tratto in giudizio dalle associazioni di categoria perché rifonda il danno di immagine di una Capitale già troppo manomessa dalla politica. 

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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3 risposte a Ignazio Marino? E daje!…

  1. oscar scrive:

    Caligola nominò senatore il suo cavallo.
    La storia si ripete.
    Il PD nominò sindaco il suo somaro!

  2. Federico Dezzani scrive:

    Ignazio Marino ha la passione per questi raggiri da mezzatacca: lo cacciarono già da un’università americana per una storia di rimborsi gonfiati. Fossi in lui, imbastirei la difesa sull’uso di sostanze stupefacenti: più onorevole che passare per ladruncolo.

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