Gabinetto Tecnico Otturato

Chiamiamo “governo tecnico” un gabinetto usualmente formato da prof. Governo tecnico indimenticabile fu quello presieduto da Mario Monti. Annoverava dieci prof, un magistrato, due ambasciatori  e un ammiraglio, su 14 ministri.

Fu un gabinetto in senso proprio. Un disastro storico e persino grottesco nella sua rozzezza. Sarebbero riusciti a far fallire la farmacia di Porta Venezia a Milano. A quanti vagheggiano oggi un governo “tecnico”, occorre rammentare che è “tecnico” se composto da esecutivi di provata capacità. Per fare due esempi, l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata e l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, nel gabinetto Monti. La provata capacità del primo fu ampiamente confermata, così come la sperimentata incapacità del secondo. Chi dubita chieda ai due Marò sequestrati in India, per otto anni sul Calvario. Cose che accadono quando il gabinetto tecnico lo forma chi ha il sedere in Italia e gli interessi all’estero.
Ancora oggi, dopo due anni di bizzarrie, follie e calci alla Costituzione non pochi sognano un governo tecnico, come non bastasse il gabinetto otturato che ci affligge.
Cinquanta anni fa, “Tecapiset” (capisci) era detta la saggia giornalaia di Porta Venezia, per l’abitudine a ripetere Tecapiset dopo ogni sua sentenza. Tecapiset sosteneva, 50 anni or sono: «Ghe vudres un governo a “spasso” coi tempi, tecapiset?» Già, a spasso, è quanto mai vero, oggi, a spasso. Chi nega che questo paese può fare a meno d’un governo? Neppure l’albergatore, suocero di Giuseppa la pochette lo negherebbe, se non ci fosse un milioncino di tasse eva… pardon, risparmiate.

 

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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Una risposta a Gabinetto Tecnico Otturato

  1. luciano prando scrive:

    la farmacia di Porta Venezia a Milano era ed è la farmacia Formaggia già allora aperta giorno e notte proprio all’inizio di corso Buenos Ayres sulla destra venendo dal centro, di fronte c’era, sullo stesso marciapiede, c’era e c’è l’edicola della tecapiset, aperta allora fino a mezzanotte, riaperta alle 5 di mattina, nella via alle spalle della farmacia c’era è c’è una balera di liscio, pare sia quella frequentata dalla d’Urso… del resto. purtroppo, siamo rimasti vittima tutti, quindi attenti ai prof

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