Cuba Bergoglio Massoneria

massoneriaCuba attende Bergoglio a settembre. Poi Bergoglio proseguirà verso gli Stati Uniti. Il ruolo della massoneria. 

A sinistra un articolo sulla visita di Bergoglio a Cuba il prossimo settembre, tratto dal blog “Letter from Washington D.C.” di Oscar Bartoli. In coda due commenti molto interessanti. A destra stralci d’un articolo di OltreLaNotizia del 7 marzo. Si muove qualcosa di grosso, molto grosso fra lo IOR e gli Stati Uniti, passando per Cuba attraverso la Massoneria.  

Questa visita è stata annunciata dalla sala stampa del Vaticano che ha dato notizia dell’incontro avvenuto tra il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero e Raul Castro.
La missione del Papa a Cuba si propone di agevolare il rapporto di chiarificazione tra USA e Cuba iniziato da Obama.
Papa Francesco ha inviato a Cuba come nunzio uno dei suoi diplomatici di maggiore esperienza e successo, l’arcivescovo Giorgio Lingua, che alle doti religiose ed alla professionalità maturata in delicate sedi internazionali, unisce anche una notevole capacità tennistica garantita da una solida ‘cattiveria’. Come abbiamo avuto modo di sperimentare durante i suoi anni washingtoniani presso la nunziatura.
Non sono molti a sapere che a Cuba, paese che ha vissuto e vive sotto un regime dittatoriale, ha prosperato la massoneria. Il che potrebbe sembrare un controsenso visto che l’Istituzione predica la libertà ed è stata sempre l’oggetto delle persecuzioni dei regimi totalitari dal 1717, anno della sua costituzione ufficiale, sino ad oggi.
Negli anni scorsi sono state molte le missioni camuffate di massoni americani che si recavano all’Avana per incontrare i Fratelli cubani e dare loro aiuti e denaro.
Una leggenda metropolitana sostiene che i contatti venivano tenuti attraverso il fax della nunziatura apostolica all’Avana. Ovviamente da parte vaticana l’informazione viene smentita anche se vi sono decine di massoni americani di Washington che testimoniano il contrario avendo partecipato a quelle visite a Cuba.
Anche il Grande Oriente d’Italia ha sempre tenuto in grande considerazione l’Istituzione cubana. Decine di dirigenti della Gran Loggia dell’Avana sono stati invitati (a spese del Grande Oriente) in Italia in occasione della assemblea annuale del GOI a Rimini due anni fa dall’allora Gran Maestro Gustavo Raffi che si era recato a Cuba e ne era ritornato entusiasta.
Raffi aveva infatti toccato con mano quanto la massoneria in quell’isola fosse un elemento di grande coesione e di aiuto reciproco per la popolazione sacrificata dalle sanzioni economiche promosse dagli Stati Uniti.
Sembra inoltre che Fidel Castro non abbia mai preso provvedimenti nei confronti della massoneria ma ne abbia aiutato la diffusione per due ragioni: la prima è che gli faceva comodo avere  una associazione di volontariato che riusciva a far fronte alle necessità quotidiane della gente. La seconda ipotesi si basa sul fatto che Fidel Castro al liceo ha avuto un professore di letteratura che era un massone e che ha influenzato in maniera significativa la sua preparazione culturale. _____________________________________________________

COMMENTI

Caro Oscar,
la storia del fax è molto verosimile e richiama “connivenze” guareschiane alla Don Camillo e Peppone.
Ma c’è di più, molto di più in questa tolleranza espressa da Castro e dal castrismo nei riguardi della Massoneria. Nelle Logge massoniche sette-ottocentesche nacque una parte importante del pensiero filosofico che portò alla teorizzazione del Comunismo utopistico e scientifico: basti pensare a Buonarroti, Babeuf, Godwin, Saint-Simon, Fourier, Proudhon, Bakunin, e tanti altri, compresi Marx ed Engels. Quindi non può stupire, nelle persone colte, la conoscenza di questi principi etico-morali universali di uguaglianza e fratellanza che hanno radici comuni tra la massoneria e tutte le religioni, rivelate e non.
A Papa Francesco – che proviene dall’Ordine dei Gesuiti, formatosi culturalmente e religiosamente in una terra come il Sud America dove i Gesuiti -appunto- hanno una storia altamente libertaria, dove la cattolica società civile latino-americana ha profonda conoscenza e totale rispetto  dei Libertadores che hanno affrancato quelle terre australi dal giogo imperialista europeo, eroi che si chiamano Garibaldi, San Martin, Bolivar, Belgrano, e tanti altri, quasi tutti massoni – non credo che manchino questi dati storici e culturali e che l’attuale Santo Padre consideri la Massoneria come un nemico da demonizzare.
Dario Seglie, Torino, Italy
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Caro Dario, credo siano molte le motivazioni e le più svariate. Una te la racconto perché l’ho vissuta. Qualche tempo fa, parlando con un più che importante personaggio, gli dicevo che a Cuba Castro ha sempre tollerato la Massoneria, che io stesso ne avevo incontrato il Gran Maestro sia a Rimini, cha a Montecarlo, che a Parigi e anche a Basilea alla Gran Loggia Svizzera Alpina. È’ rimasto un paio di minuti serio, perplesso e pensieroso. Poi, mi ricorderò sempre la sua faccia. Si è illuminato di colpo e poi guardandomi serio mi ha sorpreso dicendomi: “Adesso capisco. La dittatura di Castro è l’unica che finisce tranquilla. Tutte le altre hanno subito rivolte di ogni tipo, sempre fomentate da voi massoni” . Mi viene da ridere scrivendotelo, ma potrebbe anche essere, no?
Maurizio, Torino

Massoneria  Vaticano e Bergoglio

7 Marzo 2015 – Vaticano alla grande riunione di metà gennaio 2015 della Massoneria a Ginevra, con otto alti prelati di Curia, capeggiati da uno potentissimo.
Costui, gabellato da avversario di Bergoglio, in realtà fu “collocato” fin dagli accordi del Conclave, a controllare un nodo del potere curiale e finanziario. Alla commedia del “nemico di Bergoglio” partecipa con zelo un quotidiano romano noto allo IOR. D’altronde, se il potentissimo cardinale fosse allontanato dalla Curia, la polizia del suo paese lo agguanterebbe per pedofilie di varia intensità; sicché la presunta inflessibilità di Bergoglio verso gli orchi porporati si svela per quello che è: il solito espediente gesuitico.
Il fior fiore dei potentati statunitensi, russi e israeliani era a Ginevra. Massoneria? Di più e di peggio: il potere nella dimensione più assoluta. “Loggia” è concetto da tempo evolutosi in qualcos’altro, come spiega Gioele Magaldi nel suo libro “Massoni”. I tradizionali rituali sono per quanti s’illudono d’accedere a chissà quali cerchie. Il potere vero invece s’aggrega fra quanti lo possiedono davvero e la massoneria diventa un mero strumento. Come abbiamo quindi detto, è stata di certo una riunione di potentati, ben decisi a gettare fumo negli occhi dei comuni mortali, traendo il massimo profitto dai propri traffici: denaro, uomini, armi e materie prime.
A Ginevra è scaturita la forza dell’ultimo Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, il cui attacco a Obama, durante la successiva visita negli USA ha sorpreso solo quanti non sapevano degli equilibri raggiunti in Svizzera.
Nel discorso tenuto al Congresso statunitense il 3 marzo, Netanyahu demolisce Obama e la sua ricerca di accordo per il nucleare iraniano: «Meglio non avere un accordo piuttosto che avere un brutto accordo.»
Obama, illusosi d’aggirare il problema ucraino passando per Teheran, per indebolire Mosca, ben presto ha constatato che il mondo gli si sta rivoltando contro.
David Grossman, scrittore israeliano, pacifista e obamiano della prima ora, da sempre molto critico con Netanyahu, oggi affianca il premier di Gerusalemme:«Netanyahu ha ragione quando sostiene che dopo dieci anni in cui gli Usa hanno preteso di mettere alla prova l’Iran, non esiste nessuna sanzione che impedisca a quel paese di diventare una potenza nucleare. E su questo in Israele non ci sono differenza fra destra e sinistra, non ci può essere tolleranza».
La partita ora è aperta con Mario Draghi, deciso a mettere le mani su un gruzzoletto segreto, molto segreto e molto miliardario dello IOR, un fiume di denaro, un po’ alla volta migrante verso gli Stati Uniti e verso il nuovo costituendo paradiso fiscale, Cuba. Sul punto è tuttavia atteso il sostegno di congreghe importanti, a partire proprio dalla Angela Merkel.
La chiesa povera di Bergoglio è una finzione: francescano con le tivvù e gesuita col popolo, sin da Lampedusa. Gli sbarchi quindi continueranno, anzi si moltiplicheranno perché sono un grosso affare economico e politico, per la Germania, per l’Europa settentrionale, per i trafficanti di carne umana e per le caritatevoli cooperative rosse, bianche e religiose. Con questa caritatevole compagnia andiamo allegramente verso la guerra.

 

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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4 risposte a Cuba Bergoglio Massoneria

  1. oscar scrive:

    Assolutamente d’accordo!

  2. oscar scrive:

    Si dice che la farina del diavolo vada tutta in crusca.
    Ma la farina della Massoneria non va tutta in finanza di rapina. Quindi non è il diavolo tout court!
    E’ innegabile che la Massoneria ha storicamente consentito il raggiungimento di importanti tappe lungo il cammino della civiltà, rifacendosi proprio a tutta una serie di valori umanitari, solidaristici e di fratellanza che hanno reso possibile il salto dalla barbarie al contratto sociale. Non potrò essere smentito nell’affermare che i traguardi più importanti raggiunti dall’umanità vadano doverosamente ascritti proprio alla Massoneria.
    Talvolta sembra che il progresso civile proceda per piccoli, faticosi ed incerti passi che ci spingono a ritenere che l’essenza dei fatti storici risieda negli accadimenti accidentali, nelle concause. Certo, le cose vanno sempre nell’unico modo in cui possono andare. Sembra tautologico, ma non è così!
    Quando la gente onesta e sincera opera in base a valori tipici dell’umanesimo (siano religioni o partiti politici), il loro agire converge verso la promozione dei migliori valori della convivenza umana. Anche la finanza potrebbe tornare utile, se non rappresentasse sovente un elemento di freno alla distribuzione della ricchezza poiché, per sua natura, tende a massimizzare il tasso di rendimento a favore di oligarchie di speculatori.
    Le ipotesi formulate nell’articolo appaiono assai verosimili e ben ricostruite.
    Honni soit qui mal y pense!

    • Piero Laporta scrive:

      Da queste colonne cerco di riferire eventi altrimenti nascosti in quelle più tradizionali. Da qui a mettere sul banco degli imputati questo o quello oppure la massoneria ne corre. In quanto alle etiche degli adepti, avendone taluni fra gli amici, posso testimoniarli specchiati. Ma essi temo siano di un livello massonico modesto, a prescindere dai gradi conseguiti. E’ infatti, la carriera massonica, una delle più misteriose e tortuose tale che neppure gli adepti spesso sanno dove sono esattamente collocati. E siccome il motto di questo sito, “Segreto è padre di Falso”, ha una innegabile forza sua propria, tenderei a essere prudente. D’altronde vedere sottobraccio la massoneria e illustri prelati nonché il più prelato di tutti, mentre si va a costruire un paradiso fiscale caraibico dove impazzò l’eretico vangelo della liberazione, mi lascia sospettare che la crusca sia tanta e la farina poca e piena di vermetti. Vedremo, dopo tutto.

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