Matteo Renzi Non Riprenderà la Sua Poltrona per almeno 4 ragioni

Matteo Renzi: la sua parabola politica è chiusa. L’Italia e soprattutto i suoi dominatori già guardano altrove. #RenziPerdutoSenzaPoltrona

Consiglio dei ministri del 23 dicembre. Maria Elena Boschi, detta Meb, Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo Gentiloni dal 12 dicembre 2016, prende posto al tavolo, accanto al capo del governo. Essa è il collegamento di Matteo Renzi col gabinetto Gentiloni. È la prima cosa che ha tenuto a far sapere. La seconda è che devono chiamarla “sottosegretaria”, al femminile.
Meb, sedendosi al tavolo, ha un pacco di nomine da far passare, per “sistemare” alti dirigenti dello Stato, come usa farsi nelle ultime sedute annuali del consiglio dei ministri.
Meb conosce le regole in questi casi. La sua segreteria ha preparato il dossier delle nomine e ha concordato (o avrebbe dovuto concordare) gli esiti con la segreteria di Gentiloni.
Fatto sta che nessuna delle nomine proposte da Meb è approvata. Nessuna. Delle due l’una: o Gentiloni se n’è fregato degli accordi fra le due segreterie oppure Meb presumeva che bastasse la sua parola (e quella di Matteo Renzi da casa sua) per far passare le nomine.
Non è stato così alla prova dei fatti.
Che cosa significa? È inequivocabile: la parabola politica di Matteo Renzi è chiusa.
L’episodio appena illustrato ne è una prova. Le ragioni a tergo sono almeno quattro.
Primo. Hillary Clinton, padrone politico di Renzi, ha perso disastrosamente. A meno d’un ribaltone statunitense (tutto è possibile di questi tempi) le sorti di Renzi sono legate al proconsole clintoniano in Europa, Angela Merkel, ancor più traballante di suo dopo la strage di Berlino, di certo lontana dalle possibilità di influenza che la Clinton avrebbe potuto esprimere a favore di Smargiasso.
Secondo. Paolo Gentiloni può, ben più di Renzi, rifarsi una verginità col presidente eletto, Donald Trump, ricavandone sostegno e legittimazione, oggi apparentemente improbabili.
Terzo. Renzi passando palla a Gentiloni, confida gli sia restituita a tempo debito. Dobbiamo tuttavia ricordare che Gentiloni è sopravvissuto a tutti i suoi mentori, sin dall’ingresso in politica, dai movimenti del ’68, fino ad oggi. Ricordiamo la faccia verdognola di Francesco Rutelli mentre Gentiloni entrava a palazzo Chigi; ricordiamo la disinvoltura con la quale egli è sopravvissuto alle tormente della Margherita, dell’Ulivo e oggi del PD. Perché dovrebbe smentirsi per Renzi?
Nato da antica famiglia, imparò col latte materno a conquistare il potere per conservarlo, non certo condividerlo, tanto meno restituirlo a un piccolo borghese smargiasso, privo d’uso di mondo.
Quarto. I burattinai della politica italiana non perdoneranno a Renzi d’avere polarizzato inutilmente e pericolosamente lo scontro sociale, aggruppando l’80 per cento degli elettori sotto i 40 anni di età sul fronte vincitore del NO. Quanti hanno interesse a spremere in pace le risorse italiane non gradiscono che i cittadini più giovani, in grado quindi d’opporsi più energicamente dei rimanenti, siano incoraggiati a radicalizzare la propria posizione. Per molto meno i padroni hanno giubilato Berlusconi, Prodi, Letta e Monti. D’altronde perché dovrebbero riesumare Renzi, disponendo d’un vasto assortimento di servi, mentre uno di costoro è già al governo?
Vorrei aggiungere una quinta considerazione, da cattolico. Renzi è finito non solo perché ha tolto la stabilità agli italiani per regalarla agli stranieri, anzi alle coop$ e alle Carita$. Egli è destinato al tramonto, al pari di quanti hanno fatto male alla famiglia cristiana, come i Rutelli, i Fini, i Monti… Non credi all’intervento d’una mano divina nella storia dell’Italia? Resta da vedere se Renzi seguirà o anticiperà le sorti del superstizioso Bergoglio. www.pierolaporta.it

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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4 risposte a Matteo Renzi Non Riprenderà la Sua Poltrona per almeno 4 ragioni

  1. stefano rolando scrive:

    Già una volta Roma(in senso lato)fu salvata da un certo Cincinnato e Dio sa quanto ora ce ne sarebbe di nuovo bisogno..

  2. stefano rolando scrive:

    .se è vero,com’é vero, che sapere è potere a quando Piero Laporta al potere? Non è la prima volta che prevede con mesi di anticipo gli eventi ed è troppo facile per me accodarmi adesso..e non perchè la magistratura ha cominciato a macinare il babbo,no..perchè Renzi quando si è visto in pericolo è andato a cercare conforto in California dimostrando di essere pervicace nell’errore:era meglio che fosse andato a cospargersi il capo di cenere da Trump

  3. alessandro gentili scrive:

    Caro Piero,
    sono anche io convinto che Renzi dimettendosi abbia fatto un errore imperdonabile. Restando sarebbe stato criticato e dileggiato come era già abituato ad essere, ma sarebbe restato al centro del campo.
    Lui, evidentemente, non conosce un adagio che recita sempre un mio cognato: meglio arrossire che pentirsi!!!
    Sono convinto che Gentiloni, in tandem con il Presidente Mattarella, “non schioderà”. Finirà la legislatura, che nessun parlamentare vuole veramente interrompere e credo andrà anche oltre. In pochi giorni Gentiloni ha dimostrato, come “Direttore d’orchestra” di sapersela cavare molto bene, ricevendo anche consensi internazionali. Il Ministro Lotti ha molte possibilità di essere licenziato con la vicenda Consip, la bella Maria Elena Boschi cammina su un terreno minato.
    Insomma, sono convinto che Renzi e la sua era siano tramontati.

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