IL COPASIR NEGA INTERVENTI DEGLI 007 #StucchiSvegliati

Giacomo Stucchi, Lega Nord, Presidente COPASIR

Il COPASIR non si rende conto che dovrebbe convocare i vertici dei Servizi e chiedere conto del loro immobilismo.    [1422 lettori]        #StucchiSvegliati

Il presidente del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR), Giacomo Stucchi, ha dichiarato: «Con riferimento alle notizie circolate circa l’esistenza di un rapporto (dossier) predisposto dai Servizi segreti italiani e attestante rapporti tra scafisti e ONG per il controllo del traffico dei migranti nel Mediterraneo, dopo le verifiche del caso, alla luce di informazioni assunte, ritengo corretto evidenziare come tali notizie risultino prive di fondamento».

[cryout-pullquote align=”right” textalign=”justify” width=”33%”]Pubblicato sul quotidiano  La Verità il 4 Maggio 2017[/cryout-pullquote]

Il Comitato è presieduto da un esponente dell’opposizione. Giacomo Stucchi è infatti della Lega. Fra i compiti di verifica di tale Comitato, la legge prevede il controllo dell’attività del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica, nonché l’acquisizione si documenti dell’Autorità giudiziaria o altri organi inquirenti, in deroga al segreto istruttorio.

Occorre quindi ricordare che la connessione fra ONG e traghettamenti transmediterranei sono state dimostrate da un giovane blogger, Luca Donadel, il cui video sulla sua pagina Facebook e sul canale youtube conta milioni di visualizzazioni e decine di migliaia di condivisioni. Donadel, utilizzando il sistema informatico “Marine Traffic”, ha ricostruito gli spostamenti di 14 navi “umanitarie” che pattugliano il Mediterraneo, le quali vanno a recuperare i migranti a poche miglia dalla costa libica, facendo la spola con la Sicilia. Lo stesso aveva fatto mesi prima il think tank olandese “Gefira”.

Il presidente del COPASIR pertanto non dovrebbe preoccuparsi di farci sapere che i nostri costosissimi servizi segreti non hanno fatto alcun rapporto sulle ONG, bensì dovrebbe chiedere alle barbe finte come mai un volenteroso giovanotto ha trovato elementi investigativi sulle ONG e invece ben cinque agenzie di informazione, tre stati maggiori e innumerevoli comandi operativi con giurisdizione sul Mediterraneo non hanno scritto un rigo, né sono in grado tuttora di dare spiegazioni.

La polemica in corso sulle ONG, fra innocentisti e colpevolisti, non avrebbe ragione d’essere se, invece di Donadel, le investigazioni le avessero condotte gli organismi preposti e i rapporti da loro scritti nel frattempo spiegassero che cosa fanno quelle 14 navi umanitarie, avanti e indietro dalle coste libiche.

Questa vicenda ricorda molto da presso la testimonianza davanti alla Commisione Stragi di un generale dei servizi il quale, interpellato sull’attentato a Giovanni Paolo II, rispose che i servizi “non si erano attivati” per quel fatto.

Chi lo interrogava era palesemente uno sprovveduto e la risposta passò così. In realtà un servizio non deve essere attivato da nessuno perché ha il dovere, sancito dalla legge, di prevenire e spiegare un fatto che pregiudica la sicurezza nazionale e, se del caso, comunicarlo alla magistratura. Il presidente del COPASIR si sarebbe fatto infinocchiare da quel generale.

Un presidente attrezzato, invece di diramare comunicati sgangherati, dovrebbe convocare i direttori di AISE e AISI, il capo di stato maggiore della Marina Militare, il capo di stato maggiore della Difesa, il comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, nonché i vertici delle tre polizie per chiedere loro: «Egregi e super stipendiati signori, come mai il giovane Luca Donadel con attrezzature da dilettante amatoriale ha tracciato un’ipotesi, criticabile quanto si vuole, ma che sta in piedi fino a prova contraria, a proposito dell’operato delle ONG? Lor signori con navi, radar di ultima generazione, agenti a mare, in Libia e in Sicilia, migliaia di milioni di euro disponibili e spesi, non avete finora dato una spiegazione attendibile e coerente di quanto fanno le ONG, del denaro che maneggiano e degli interessi che li legano al retroterra politico italiano e internazionale? Che cosa aspettate per fare un rapporto dettagliato sulla questione? Perché tutti lamentate lo strapotere della magistratura e poi lasciate che sia un piemme a doversela sbrogliare con quanto ha scoperto Luca Donadel?»

Se il presidente del COPASIR formulasse tali domande noi gli chiederemmo anche di indagare se quei rapporti sull’attività delle ONG sono invece stati redatti, consegnati all’autorità politica e lasciati a dormire in un cassetto, senza darli alla magistratura. In tal caso il presidente del COPASIR ha l’autorità di esigerli immediatamente sulla sua scrivania, altro che fare comunicati.

Non bastasse la confusione istituzionale e il vuoto decisionale conseguente, osserviamo un piemme lasciato da solo a chiedersi che cosa c’è di vero nelle “scoperte” di Luca Donadel, mentre un altro piemme interviene contro di lui. L’ANM, usualmente querula, invece tace. Il CSM si pone come arbitro di questioni procedurali, invece di porre a sua volta le medesime domande che il presidente del COPASIR dovrebbe rivolgere alle istituzioni militari latitanti.

Questo è un inganno anche per il contribuente italiano che paga per tutti. Si butta, come dicono a Roma, la questione in caciara per fare nebbia su una verità inconfessabile e sporca: speculano sulla pelle dei migranti e dei contribuenti. Chi specula? Di certo non il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, e neppure Luca Donadel. www.pierolaporta.it

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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5 risposte a IL COPASIR NEGA INTERVENTI DEGLI 007 #StucchiSvegliati

  1. Francesco D'Agostino scrive:

    condivido ogni parola anche se ritengo che il COPASIR sia un sgangherata istituzione che produce effetti comici. I presidente fa trapelare qualche indiscrezione agli amici e basta. Le sue richieste vengono, infatti, evase con la raccomandazione di non divulgare per non compromettere la sicurezza nazionale e degli operatori coinvolti. La raccomandazione è scritta in neretto e, quindi, è perentoria. I comunicati conseguenti sono, ovviamente, pezzi di teatro popolare. Cordialmente

  2. alessandro gentili scrive:

    Caro Piero,
    arrivo tardi a dire la mia. La vicenda delle ONG e la visione distorta che Marina militare e Capitanerie di porto hanno della Convenzione di Amsterdam gridano vendetta. Però, scusami, perché prendersela con il COPASIR. Cosa è il COPASIR? E’ una scemenza, tutta italiana, che dice quanto siamo poco seri e quanto non vogliamo avere servizi segreti che siano . . . segreti!
    Il servizio segreto (DIS, AISE e AISI devono essere una unica sintesi) deve interagire col Presidente del Consiglio, o con l’autorità delegata. Basta. Li si devono prendere le decisioni.
    Se il PD e il suo governo scendiletto hanno deciso che tutti, tutti i profughi devono venire da noi, perché vogliamo dare spazio a ragazzini e agli Zuccaro?
    Il fatto è, caro Piero, che come tutti gli italiani, anche io e te, inconsciamente, non vogliamo avere un governo che governa! Insomma, dovrebbe essere chi governa, meglio il capo di quelli che governano, che deve dire segretamente ai servizi segreti quello che devono fare segretamente!!!
    E noi di quelle cose non dovremmo né saperne nulla né tanto meno parlarne . . .

  3. Ludovico scrive:

    Ma questi della Lega dormono?!

  4. roberto scrive:

    Gran pezzo,imperdibile!

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