Bruxelles: attentato ed elezioni

10342485_10202560701952415_7256822749745425800_nI colpi esplosi a Bruxelles, capitale della UE, uccidendo tre ebrei resuscitano fantasmi ben conosciuti in Italia.

In un recente passato non vi fu tornata elettorale italiana che non fosse accompagnata da attentati puntuali. Erano una specialità delle Brigate Rosse ma non venivano disdegnati da destra, gareggiando in crudeltà e sempre centrando lo scopo di incitare la stampa allo  “stringiamoci a coorte”. L’emergenza terrorismo di fronteggiava, dicevano, turandosi il naso e votando per il partito al governo o per quello all’opposizione, i quali, si capiva, erano gli unici a garantire l’ordine. S’è visto e si vede.

È davvero curioso: a dispetto di ripetute promesse di spalancare archivi di Stato e svelare i documenti sulle stragi, col trascorrere dei decenni, la verità rimane sepolta come i morti ammazzati. I morti tuttavia parlano alle coscienze.

Hanno ucciso tre ebrei a Bruxelles, alla vigilia delle elezioni europee. Taluni non mancheranno la blasfemia: l’hanno voluto loro. Dopo tutto non è in atto una congiura ebraico-massonica?

Nei sottoscala dei servizi segreti, qui come a Bruxelles, mentre s’aggira il fantasma dell’astensionismo, che agghiaccia il Palazzo, conoscono i rozzi meccanismi che inducono a “stringersi a coorte” nelle disertande urne elettorali.

A furia di ripetere tali sconcezze, anche Genny ‘a carogna e i suoi amici hanno smesso di cascarci da un pezzo, e pure noi, qui e a Bruxelles

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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4 risposte a Bruxelles: attentato ed elezioni

  1. Federico Dezzani scrive:

    Per quanto concerne l’assassinio di Emmanuel e Miriam Riva, la Reuters riporta che i due erano collaboratori dell’agenzia statale Nativ, che come il Mossad e l’Haganah, intesseva rapporti con gli ebrei dell’URSS. E’ quindi possibile che l’assassinio sia un regolamento interno ai servizi.

    http://www.reuters.com/article/2014/05/25/us-belgium-shooting-idUSBREA4N09Z20140525

    • Piero Laporta scrive:

      Grazie, caro Dezzani, per queste preziose puntualizzazioni che additiamo ai giornalisti prezzolati di tutte le sporche sponde nazionali.

      • Federico Dezzani scrive:

        E’ un piacere cercare di rischiare le tenebre con il lume della ragione! Che i due fossero specializzati nell’area ex-sovietica è cmq curioso. E’ un segreto di Pulcinella che tra Siria, Crimea ed accordi energetici con Pechino, si sia deciso di tentare la destabilizzazione (buona fortuna!) di Mosca.

  2. Federico Dezzani scrive:

    E’ incredibile il silenzio in cui è caduta la strage di Odessa, costata la vita a decine di persone, violentate e bruciate vive. Ieri è morto anche il giovane reporter italiano Rocchelli, colpito da un mortaio delle truppe di Kiev. Euromaidan, sostenuto da Bruxelles e Washington, si sta trasformando in una guerra civile a bassa intensità ma non sembra interessare minimamente i media occidentali. Quelli italiani sono impegnati a celebrare le vittorie del nuovo proconsole Renzi. Soros e la Nutland tireranno un sospiro di sollievo: dopo Monti e Letta, finalmente ne hanno trovato uno che tira!

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