Apocalisse in 4

4USA, G.Bretagna e Francia accelerano l’apocalisse sulla Siria.

Il 28 agosto all’Aia, diplomatici di Russia e USA prepareranno, forse, la conferenza di pace.  La dichiarata minaccia di bombardare la Siria anche senza mandato delle NU ha almeno due scopi: 1) saggiare la capacità/volontà di reazione di Russia e Cina; 2) presentarsi alla conferenza di pace sulla Siria col colpo in canna.

La messa in scena degli attacchi col gas è successiva e strumentale a un piano più ampio preparato sin da luglio (leggi qui) rivelato da Foreign Policy (leggi qui).

Siamo alle manovre preliminari alla battaglia, quando il condottiero cerca di conquistare una posizione più favorevole sul campo, dalla quale sparare più agevolmente sul nemico allo scoperto e, in questo caso, arrivare da una posizione di forza alla conferenza di pace – se si farà – per la Siria.

4delinquentiDopo aver cercato inutilmente una risoluzione favorevole nelle NU, vista  l’opposizione russa e cinese, dicono che si possa fare a meno della benedizione onusiana e, per questo scopo si sarebbero accontentati anche solo del cuore della pubblica opinione, come avvenne per bombardare Belgrado, infettando le coscienze degli europei con una massa di false notizie.

Questa volta tuttavia e ben prima di quanto si attendevano – a parte il gregge di imbecilli nel giornalismo italiano – il dubbio s’è fatto strada. Così nel web vengono a galla vecchie complicità della CIA con Saddam nel gasare le truppe iraniane (leggi qui) e persino uno come Colin Powell  (quello delle patetiche fialette piene di nulla, mostrate balbettando al Consiglio di Sicurezza per giustificare l’attacco all’Iraq) persino Powell prende le distanze (leggi qui) dal condottiero, Hussein Barak Obama, premio Nobel per la pace su cauzione, che ha fatto più morti lui in cinque anni che Augusto Pinochet in venticinque. E non gli bastano.

I quattro cavalieri – Obama, Cameron, Hollande e la Merkel – sognano un ordine mondiale i cui effetti sinora sono: disordine economico, disordine sociale, disordine politico e guerra alle viste. Nessuno di questi effetti è loro sgradito né inatteso: come tutti i grandi criminali politici della storia sono convinti di poter cavalcare l’Apocalisse e uscirne trionfanti.

Dei quattro la più furba è la culona ex funzionario della Germania comunista, la cui solida formazione politica è ben evidente, nella sua capacità di evitare ogni coinvolgimento di immagine e purtuttavia tenere dietro ai tre cavalieri che le fanno da battistrada.

La Germania, in cambio d’un prezzolato ruolo proconsolare in Europa, svende gli interessi della UE alla costellazione anglosassone, riconoscendo agli Usa quello che un tempo fu la prerogativa del papato: l’unzione dell’Imperatore. La Francia è scherano della Germania.

Obama e Cameron perseguono lo scopo strategico di assicurare l’incontrastato potere del sistema dollaro/sterlina e la sua esclusiva centralità nel mercato dell’energia.

imagesLa tensione nel nord Africa, nel vicino Oriente, in particolare in Siria, è dunque funzionale al quadruplice scopo di: 1) rendere più difficoltosi i commerci euromediterranei con la Cina; 2) tenere artificiosamente alto il prezzo del petrolio, tendenzialmente verso i 200 dollari al barile, per rendere concorrenziali le scisti canadesi-statunitensi e i giacimenti del mare del Nord; 3) imporsi come protettori delle pipeline verso l’Europa; 4) mettere le mani sui giacimenti nel Mediterraneo orientale.

Ciò che non hanno calcolato i quattro delinquenti – o piuttosto hanno calcolato benissimo – è che i loro piani hanno come esito finale una terza guerra mondiale che farà impallidire le precedenti due messe insieme.

In realtà, questa strategia di tensione, continuata e crescente, logora prima di tutto proprio gli Stati Uniti. La politica estera di Obama ha bruciato ogni credibilità e ogni credito morale accumulato in precedenza dagli Usa. Nello stesso tempo il premio Nobel per la pace non è in grado di mantenere le promesse elettorali di coesione sociale interna, da quando il consueto dilemma “burro o cannoni” si è risolto a vantaggio di Goldman Sachs e del sistema militare industriale, potente, incontrastato, trasudante hitech, tuttavia incapace d’una visione politica che vada oltre la spallata, la cannonata o il colpo di lupara dal drone che vola a 16mila metri.

Non di meno chi si augura un crollo degli Stati Uniti non trova le mie simpatie, sebbene io sia convinto che questo crollo, avanti di questo passo, è più prossimo di quanto si possa immaginare, così come accadde per l’Unione sovietica.

L’impero sovietico finì con qualche guerricciola locale. La fine dell’impero statunitense sarebbe una sciagura incalcolabile; scatenerebbe quantità di appetiti da farci rimpiangere largamente quello che stiamo vivendo ora. Fameliche ambizioni si manifesterebbero in Asia e in Africa,  come in  Europa orientale e centrale, nel Mediterraneo come nel Golfo persico, in America latina come ai Poli: un caos globale.

Tutto perché quattro imbecilli sono giunti al potere, osannati da un mondo che aspira a essere corrotto con loro e almeno quanto loro.  

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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43 risposte a Apocalisse in 4

  1. Pingback: Conflitti e Strategie » Blog Archive » Apocalisse in 4 (di P. Laporta)

  2. Giannigi79 scrive:

    http://youtu.be/mjZHUlyeK48
    Forse in questo video ci sono quasi tutte le risposte. Sembra quasi profetico considerato che è stato caricato a dicembre! Fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie giannigi79@gmail.com
    http://youtu.be/mjZHUlyeK48

    • Armando Stavole scrive:

      Food for brain; cibo per i cervelli. Quindi, meno panem et circenses e piu’ attenzione a tutto cio’ che sta avvenendo, pronti a reagire. Ma non sono sufficienti pochi ed inascoltati, bensi’ masse pensanti piu’ consistenti. Diamoci da fare…

    • giulia acerbis scrive:

      bello…da far vedere nelle scuole!

  3. Pingback: La guerra mondiale dei Quattro (farabutti) dell’Apocalisse - Signoraggio.it

  4. Umberto Saraceni scrive:

    C’è, ahimé, la tristemente nota teoria dei 500 milioni di sopravvissuti… speriamo sia solo paranoia da complottisti

  5. salvo scrive:

    L’Impero anglo-americano non è capace di controllare il misero Afghanistan nonostante forze avverse male armate, di sottomettere veramente Baghdad, di asservire quanto resta della Libia (vedi attentato consolare di Benghazi), come può pensare di occupare Siria e Iran oppure addirittura Russia e Cina, paesi immensi, potenti, con eserciti numerosi ed agguerriti. Semplicemente non può. Ma spinti dal collasso finanziario imminente, la City e Wall Street potrebbero ordinare ai pupi politici che li rappresentano di “resettare il mondo”. Lanciare una folle guerra atomica pensando di poter sopravvivere al lungo inverno nucleare che ne seguirebbe per una decina d’anni.
    Non ci sono prove evidenti e accettate di questo, ma credo sia lecito aspettarselo per una serie di indizi che non sto qui ad elencare. Spero di sbagliare.

  6. Marco scrive:

    Federico Dezzani ha scritto:
    Gli basta vendere Mercedes e riempire il salvadanaio

    Occhio alle castronerie grammaticali.

    LI basta (basta loro) vendere…
    no GLI basta (basta a lui) vendere.. ecc.

    Per favore, non dichiariamo guerra anche alla lingua italiana

  7. Federico Dezzani scrive:

    Ad ogni modo l’esito della guerra dei “2 giorni” in Siria è decisa in partenza: se gli S-300 sono stati consegnati, basta l’abbattimento di qualche aereo o l’affondamento di una sola nave, perché O-C-H battano in ritirata.

  8. Armando Stavole scrive:

    Sono d’accordo con l’analisi nuda e cruda dell’estensore ed aggiungo che forse, anche un po’ cinicamente, posso intuirne e capirne la logica avendo digerito il Macchiavelli. Arriveremo ad una situazione di caos? piu’ violenta e catastrofica della II Guerra Mondiale? Non lo so poiche’ non mi e’ chiaro l’obiettivo finale di tutto cio’. Rammento a tutti che se andiamo a vedere le fonti citate con(leggi qui) orbene, hanno tutte origine nella stessa nazione e sua capitale, ora sotto mira come impero del male. Non e’ che qualcun altro(o piu’) se la stia ridendo fra le quinte, poiche’ sara’ lui(o loro) che andranno a beneficiarne?
    Se cosi’ fosse, chi sono? Forse gli stessi o simili che innescarono la I e poi la II Guerra Mondiale? A voi il responso, che certamente ne sapete piu’ di me!

  9. Federico Dezzani scrive:

    Per me l’avventura di Obama-Hollande-Cameron in Siria darà gli stessi esiti dell’avventura di Suez del 1956: un’epoca è finita e questa guerra sarà il sigillo.
    La Merkel? I tedeschi sono diventati un popolo di bottegai senza fede nè ideologie. Gli basta vendere Mercedes e riempire il salvadanaio.

  10. oscar scrive:

    Esiste un disegno, parto di “menti sopraffine”, che viene portato avanti con grande determinazione. La rendita finanziaria esige che si sacrifichi l’economia reale e la produzione di ricchezza sull’altare della speculazione e dello spread. In questa situazione, l’unica economia “reale” diventa quella di guerra. L’equa ripartizione del reddito prodotto dalle nazioni non costituisce più da tempo un obiettivo dei governanti; sia in fase di crescita che di decrescita. Il prezzo della disuguaglianza, lo chiama Stiglitz. Per arricchirsi basta togliere ricchezza agli altri. E’ più facile che crearla con il lavoro. Si prendano i soldi dalla povera gente: è vero che ne hanno pochi, … ma sono tanti! Il 17 aprile 2012 ci hanno stretto al collo il cappio del pareggio di bilancio (art. 81 Cost.): una follia, prima ancora che una bestialità sul piano tecnico/economico. La creazione di moneta per investimenti pubblici ad alto valore aggiunto (non certo per fantomatici ponti sui sogni che ad oggi hanno prodotto solo milioni di euro per consulenze agli amici degli amici) produce ricchezza per la collettività intera, sotto forma di stipendi e salari e di utilità dell’opera che rimane una immobilizzazione tangibile (scuole, strade, infrastrutture, ospedali, cura del verde, smaltimento di rifiuti, manutenzione e promozione dei beni culturali, trasporti, ecc. ). Questi investimenti non sono debito! Lo divengono se devi farti dare i soldi dalle banche e a queste devi pagare un interesse. Prima del 1981, questa ignobile pantomima non esisteva. Ma qualcuno pensò che tanto movimento di denaro non poteva avvenire “a gratis” sotto il naso delle banche che rimanevano, così, a guardare senza guadagnarci nulla se non l’interesse che lo stato pagava loro per l’acquisto dei titoli di debito. Fu capovolto il paradigma (divorzio tesoro/Banca d’Italia): io banca ti do i soldi e tu stato mi paghi l’interesse che dico io e te la pianti di stampare soldi come ti pare. Sembrerà paradossale, ma anche oggi la BCE potrebbe uscire dal cappio delle banche tedesche ed anglosassoni e stampare moneta per l’impiego in investimenti diretti negli Stati dell’unione, senza elargirli alle banche allo 0,50% perché, quest’ultime – per risanare i propri bilanci – li riprestino agli stati in regime di pareggio di bilancio, lucrando uno spread fuori misura. Sono solo sogni. Non accadrà mai! … e, allora, giù il castello di sabbia!

    • Umberto Saraceni scrive:

      Certo… ma noi non possiamo rivoltare questo stato di cose… lo potranno fare solo le Potenze emergenti, anzi, solo la Potenza emergente, abituata a governare da secoli… Gli USa se ne sono resi conto e tutto quel che sta accadendo è sicuramente volto ad impedire il ritorno al comando della Cina… Chi vincerà la partita stabilirà le nuove regole o manterrà le attuali

      • giulia acerbis scrive:

        Ma sono anni che sento dire… la Cina e’ vicina…
        Ho notatoa proposito che nel nord Italia i cinesi stanno monopolizzando alcune attivita’ commerciali, prima i negozi di carabattole, poi negozi di vestiario, seguono le parruccherie e ora pure le caffetterie… sembra che se parte uno partono tutti… si mettono d’accordo di notte? Si stanno muovendo di nascosto?
        Ora capisco cosa si intendeva per: ”la Cina e’ vicina”
        Ce l’abbiamo sotto casa!!!

        • Umberto Saraceni scrive:

          Le persone sono sempre state in movimento… noi italiani siamo un mix di popoli italici, etruschi, greci, germani, arabi, ecc… Forse è per questo che siamo geniali

  11. Pingback: Siria: attacco imminente | Informare per Resistere

  12. oscar scrive:

    Caro Piero, io non sono fra quelli che si augurano un crollo degli USA, ma sto pensando seriamente di ingrossare le fila di quelli che si augurano il crollo di questo “dissennato condominio” che qualcuno si ostina a chiamare Europa!
    Forse, solo tornando alle vecchie sovranità nazionali si potranno contrastare i venti di guerra, con un sano atteggiamento “svizzero” di chi – concentrato esclusivamente sul proprio sviluppo – manda a ramengo i saprofiti come la Germania che, dopo non aver pagato nulla a nessun Paese, a titolo di risarcimento, per la espoliazione nazista durante la II Guerra mondiale, ha messo a carico dell’Europa la riunificazione tedesca e, camuffati i propri debiti all’interno delle metodologie di rilevamento EUROSTAT, oggi fa la gradassa con un euro artificiosamente sopravvalutato del 40% che strozza tutti meno che lei. Il trattato di Lisbona, il Fiscal compact….truffe! Che si torni indietro, … se possibile ancora! Poi vedremo come la Germania continuerà a finanziare lo sviluppo equilibrato del proprio territorio e come farà a vendere le sue Mercedes a 200.000 nuovi marchi l’una. Questa Europa, interessata e accondiscendente con gli anglofoni, può essa contrastare efficacemente i tre o quattro sciamannati che si ergono a castigamatti di turno? … dubito!

    • Piero Laporta scrive:

      Sottoscrivo sillaba per sillaba.

    • Roberto Buffagni scrive:

      Pienamente d’accordo con lei. Fuori da questa trappola, e poi lavorare per un’Europa delle patrie e per la neutralità armata.

    • Umberto Saraceni scrive:

      Capisco l’amarezza che si prova vedendo queste iene (ci sono la alfa, la beta, e quelle via via sotto nella gerarchia, che mangiano per ultime), che pomposamente si autodefiniscono Stati, fare quel che fanno, cioè ostinatamente i propri interessi… Proprio questo dovrebbe far riflettere: gli Stati che compongono la UE si comportano come se non ne facessero parte… L’UE almeno una cosa ha evitato dal 1945: una vera guerra, combattuta con armi classiche e non solo a colpi di “spread” e “rating” (Fitch è francese) tra le nazioni europee… la Germania approfitta della sua grandezza per fare la kapò di questa specie di lager americano in cui siamo rinchiusi, ma siamo sicuri che non sarebbe ancora peggio un’Europa pre-1945 e con i mezzi tecnico-militari di oggi? Una vera unione che si è messa alle spalle gli egoismi nazionali funzionerebbe davvero… ma nessuno mi toglie dalla testa che la riunificazione tedesca sia stata permessa dagli anglo-americani proprio per destabilizzare il continente, perché gli USA campano sulle disgrazie europee (e non solo)… Speriamo in un cambio di mentalità europeo, come avvenne negli USA agli inizi dell’800, quando finalmente capirono che l’unione fa la forza… e che altre Potenze agiscano nei confronti degli USA come loro agiscono nei confronti del mondo… non per vendetta: sarebbe assurdo… ma per riequilibrio… solo la sanzione, la paura della ritorsione, tiene
      a freno le bramosie ed i peggiori istinti umani

    • giulia acerbis scrive:

      in effetti l’Italia potrebbe essere una seconda Svizzera, abbiamo non 4 ma mille cantoni, ognuno con dialetti , scenari diversi, etnie diverse… eppure stiamo relativamente bene insieme. Si fa un po’ di fatica a sopportare i ritmi lavorativi tra nord, sud e centro, ma alla fine ci siamo e siamo ancora insieme. Ricordiamoci che l’Italia esisteva gia’ molto prima del 1861… ma ce ne eravamo dimenticati. Per sua struttura geografica l’Italia e’ una nazione … una penisola delimitata sui 3 lati dal mare e a nord dalle Alpi… piu’ definita di cosi’. Noi siamo il braccio teso verso i popoli del mediterraneo. Ma delle imprese, deprecabili va be’, degli antichi Romani… ci siamo dimenticati? Se gli USA non stanno attenti faranno la stessa fine e ci sono gia’ i nuovi ”barbari” alle frontiere che aspettano la crisi dell’impero americano che e ‘ imminente…

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  14. SALVO scrive:

    Ci stiamo avvicinando a quello che da anni è l’obiettivo dell’Impero anglo-americano: il first strike nucleare contro Russia, Cina e altre potenze asiatiche. I segni di questa volontà sono tanti, troppi (accerchiamento della Russia con sistemi antimissile, dottrina militare AirSea Battle nell’estremo oriente, dispiegamento di ulteriori sistemi antimissile nel pacifico ecc)

    • giulia acerbis scrive:

      sono sciocchi…pensano che il mondo sia ancora quello del secondo conflitto mondiale, dove venivi a sapere le cose dopo mesi e anni, a cose gia’ fatte. La rete, il web sono implacabili e finche’ ce le lasciano e soprattutto ce le lasciano libere, sara’ l’unica arma pacifica che avremo.

  15. Esatto: c’ e chi crede che seminando il caos sorga una richiesta di nuovo ordine mondiale invece che la ripulsa delle politiche USA.

    • giulia acerbis scrive:

      si, anche secondo me non ci sara’ richiesta di ordine, ma ci sara’ solo nausea, vomito e rifuto per la politica di un paese come gli USA che ha avuto molto peso nelle guerre mondiali precedenti. Alla fine saranno loro il capro espiatorio… i colpevoli di tutti i mali…sia che sia vero sia che sia falso… si beccheranno tutta la colpa e dovranno farsene una ragione

      • Umberto Saraceni scrive:

        Con tutto il rispetto, sig.ra Giulia, parlare di USA come capro espiatorio mi sembra esagerato… siccome, a parer mio, gli Stati fanno del male in maniera proporzionata alla loro forza, direi che il fatto di essere stati (ed essere tuttora 1 superpotenza) li abbia messi nella posizione di farne parecchio.

        • giulia aerbis scrive:

          capisco…. quello che capisco meno e’ perche’ gi USA siano cosi’ legati mani e piedi con gli ebrei di Israele e non solo d’Israele… Hanno qualcosa di cui farsi perdonare?

          • Umberto Saraceni scrive:

            Mah, per quanto possa saperne io, diversi americani di religione ebraica sono diventati molto influenti col tempo in quel Paese e quindi hanno fatto e continuano a fare lobbying e con successo… Come altri gruppi influenti, primo fra tutti quello cd. WASP, cui appartengono ad esempio i Bush… Credo tuttavia che pure le gerachie cattoliche facciano sentire il loro peso… Come hanno notato diversi studiosi, esiste negli USA un cd. establishment che governa il paese

          • giulia acerbis scrive:

            @Umberto Saraceni
            ma gli USA non erano uno stato laico? Peggio dell’Italia stanno 😉

        • Umberto Saraceni scrive:

          Ma davvero lei crede che si riesca a separare del tutto la politica dalla religione? In diversi Stati del mondo si riesce ad evitare che preti, rabbini, imam, ecc… governino direttamente… Ognuno di noi può ritenere se sia un male o un bene… per me, pur essendo credente, è un bene… Io comunque mi riferivo all’insieme cultural-militar-economico-finanziario-religioso che regge gli USA. P.S.: non saprei se siano messi peggio dell’Italia… per certi versi meglio, ma dipende molto da Stato a Stato… in alcuni, è obbligatoria la teoria creazionista nelle scuole, cosa che la Chiesa cattolica nemmeno si sogna di chiedere in Italia

          • giulia acerbis scrive:

            gli stessi docenti di IRC non danno piu’ di tanta importanza alla teoria creazionistica alla lettera… e’ una ”parabola” per far capire che siamo tutti fratelli e deriviamo tutti da un solo nucleo familare

  16. Umberto Saraceni scrive:

    A questo punto c’è da concludere che il caos è proprio quello che vogliono i 4 cavalieri (cui aggiungerei un quinto che sta molto defilato)… A parer mio, s’illudono se credono che dal caos arrivi l’ordine… e s’illudono pure di farla franca.

    • Roberto Buffagni scrive:

      Secondo me, questa gentaglia chiama “strategia del caos” la sua politica per nobilitare la propria incapacità e la propria irresponsabilità. Hanno perso la bussola e la testa. Peccato che sulla nave non ci sono solo loro.

      • Piero Laporta scrive:

        Concordo: le parole vestono le idee oppure la mancanza di esse. Le idee non necessariamente devono corrispondere alle parole. Per esempio “premio Nobel per la pace” significa…

    • giulia scrive:

      Il quinto e’ forse Putin?

      • Umberto Saraceni scrive:

        Non mi pare che Putin sia molto defilato… anzi… la Cina invece lo è piuttosto, come Israele: è quello il quinto… ma oramai le cose si sono evolute ed i numeri sono cambiati… oltre al premio Nobel per la pace Obama, solo Hollande pare voglia lanciarsi in 1 avventura che ricorda per certi versi (tipo la “punizione” che il grande Stato deve infliggere al piccolo) gli inizi della I G.M.

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