Puttane Lenoni 25 Aprile bla bla

25 Aprile bla bla bla blaPuttane sozze di politica e corruzione raccolgono il plauso del 25 Aprile bla bla e barconi capovolti, banche a mano armata, ulivi spiantati, guerra che s’approssima. Plaudite dunque, schiavi, con inni e fanfare. Vi fottono, plaudite e genuflettetevi: sfila il 25 Aprile bla bla, almeno dal 12 Dicembre 1969, quando alla doppia bomba di piazza Fontana fece contrappunto la doppia politica sul tavolo e sotto, in Parlamento e nei sottoscala delle ambasciate di Usa, Gran Bretagna, Francia, vincitrici della guerra e della Germania nazista, che persa la guerra, conquista l’Europa per spartirla con le banche Usa, mentre i difensori della democrazia che non c’è iniettano retorica alla plebe.
Il Pci prima trescò con l’Unione sovietica e, ben prima di Enrico Berlinguer, s’offrì miglioristicamente agli Usa.
Moro, La Torre, Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino e chissà quant’altri non l’ immaginavano e ne furono schiacciati. Gli epigoni di Gramsci fanno meglio, vendendosi direttamente alla fonte del potere, banche americane ed europee.
Gli ex fascisti, poveretti, non li voleva nessuno. La X Mas s’offerse agli inglesi, ma non tutti ebbero una sedia. I più s’accontentarono di servire le questure, le caserme dei carabinieri e fare da mazzieri ai latifondisti. I fascisti li sdoganò Berlusconi – a sua volta sdoganato dai compari di Cia e Kgb – consentendo loro di ricevere sussiegose telefonate d’oltre Atlantico per fregiarsi di qualche poltroncina da ministro, purché obbedienti ai padroni, com’erano stati deferenti agli appuntati e ai vice questori. Il più illustre di costoro oggi si bea delle sozzure muliebri compartecipate.
La Democrazia Cristiana, lasciato uccidere Aldo Moro, da USA, Urss e Pci,  agli ideali cristiano popolari di don Luigi Sturzo preferì il suk politico affaristico: corrompere, comperare, controllare e ricavare più di quanto distribuiva la corruzione.
Tangentopoli fu cambio al vertice del malaffare; corruzione e politica, puttane e onorevoli, lenoni e dignitari, intercambiabili come mai prima d’ora: da fare arrossire Cicciolina.
Gli italiani vocati a rubare, lasciano intendere puttane coccodè, burocrati e politici ladri, per autoassolversi, annacquando le proprie colpe in una collettiva e lavandosele con le puttanate su partigiani e immigrati, proprio quelli uccisi da loro come i partigiani dai collaborazionisti. La lotta alla criminalità organizzata, alla mafia, le fiaccolate e le smarronate sul 25 Aprile bla bla fanno velo alla crapula ladronesca, di puttane e lenoni della democrazia che non c’è, col sinedrio dell’alta dirigenza politico burocratica genuflessa ai padroni bancari, per dissanguare l’economia, esigendo più di trenta denari, corrottissimi governanti e paragovernanti.
Nessun italiano onesto – tantissimi, siamo la grande maggioranza – ha nulla da spartire col 25 Aprile bla bla, delle puttane e dei lenoni della democrazia che non c’è, abbuffati di tre, quattro, cinque pensioni e svariate cointeressenze in affari innominabili, a cominciare dalla carità organizzata con preti santi avidi di sesso, soldi e sedie.
25 Aprile bla bla, una droga spacciata dal gender politico mafioso clericale, puttane e lenoni, politici coccodé, a ottundere il popolo da derubare, com’è incessantemente da 70 anni, da Destra, Sinistra e Centro, carne infetta da ghigliottina biposto classe business, ad alta velocità.
Tutto il resto solo idiozie retoriche impotenti a rallentare il disastro alle viste.

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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2 risposte a Puttane Lenoni 25 Aprile bla bla

  1. Armando Stavole scrive:

    Non ne sono contento, ma non posso che essere d’accordo, eccetto su un punto: <>; gli ignavi come li considerò Dante, oppure i pinocchietti come li vedo io, sono un gran numero, troppo grande per ottenere un sussulto dalla massa prona e non pensante o tremebonda o drogata nel cervello.

    • Armando Stavole scrive:

      il sistema mi ha cancellato quanto fra graffe: Nessun italiano onesto – tantissimi, siamo la grande maggioranza-

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